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tmw / inter / Editoriale
Milan Milan solo con te, Milan Milan sempre per te (inni presi in prestito)TUTTO mercato WEB
sabato 20 agosto 2022, 08:32Editoriale
di Fabrizio Biasin
per Linterista.it

Milan Milan solo con te, Milan Milan sempre per te (inni presi in prestito)

Tanto tuonò che… non piovve. E qui - bando ai convenevoli - parliamo di Milan Skriniar, giocatore dell’Effecì. E voi direte “occhio, che il mercato è ancora aperto”, ma patron Zhang ha ufficialmente (e finalmente) tolto il ragazzo dal mercato. Alleluia alleluia. 

Non dobbiamo nasconderci, il castello ha vacillato, ché fino a sole 48 ore fa il club avrebbe ascoltato offerte importanti. Ma quelle (le offerte senza senso) non sono arrivate, quelli (i dirigenti) hanno per così dire “fatto scudo” e quell’altro (l’adorato slovacco) e finito sulla lavagna degli intoccabili, almeno per questa maledetta sessione di mercato.

Non è poco, perché tutti ormai conoscono le rogne di cassa e dire no a 50 pippi + bonus non è stata la cosa più semplice del mondo. Ci hanno pensato Marotta e Ausilio a spiegare la situazione al presidente Zhang. Questo più o meno il ragionamento: “Con i quasi 40 milioni racimolati dalle cessioni di Pinamonti e Casadei l’obiettivo non è raggiunto, ma si può tirare il fiato e posticipare certi fastidiosissimi ragionamenti”. Zhang ha recepito il messaggio e, infine, si è convinto: avanti con Skriniar, avanti con uno dei simboli del gruppo nerazzurro, avanti anche a costo di doversi pentire, perché i soldi sono importanti ma, per Dio, questa è pur sempre l’Internazionale di Milano.

Ora arriva la seconda parte della faccenda, non certo semplice: tocca provare a rinnovare il contratto di un giocatore a cui i francesi hanno promesso un ingaggio da 8.5 milioni, un giocatore che andrà a scadenza tra meno di un anno e potrebbe tranquillamente dire “sapete che c’è, me ne vado a zero e l’anno prossimo di milioni me ne faccio dare 10”. Ne avrebbe tutto il diritto, parliamoci chiaro. La speranza (nel calcio “sperare” non è mai una buona scelta) è che ‘sto ragazzo sia talmente puro da fare un nuovo passo verso il neroblu. 

Lo ha fatto una prima volta quando all’Inter ci è arrivato (firma senza troppi fronzoli, né richieste), lo ha fatto una seconda volta quando Conte lo ha spedito in panca e virtualmente messo sul mercato (zero lamentele), lo ha fatto una terza volta quando si è trattato di rinnovare (tanti saluti all’agente), dovesse farlo una volta di più con una firma sul prolungamento del contratto, banalmente, meriterebbe di essere chiamato “capitano”. 

Con la fascia o senza, poco cambia.