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La lettera di Cottarelli su InterSpac: "Meglio provarci che vedere i club passare da un fondo all'altro"TUTTO mercato WEB
sabato 17 luglio 2021, 10:39Primo piano
di Luca Chiarini
per Linterista.it

La lettera di Cottarelli su InterSpac: "Meglio provarci che vedere i club passare da un fondo all'altro"

Carlo Cottarelli torna ad esprimersi su InterSpac, il progetto di azionariato popolare per sostenere finanziariamente l'Inter. Lo fa con una lettera inviata a La Gazzetta dello Sport, nella quale riassume in questo modo lo stato d'avanzamento dell'iniziativa: "L’operazione non è facile, ma è solo provando che si potrà sapere se può funzionare. In questo momento chiediamo solo ai tifosi (dell’Inter, in primis, ma anche di altre squadre) di dire se sono interessati a un’operazione di questo tipo (attraverso un sondaggio al sito Interspac.eu). Se si arrivasse al momento della raccolta di risorse, allora sarebbe fondamentale spiegare in dettaglio come l’operazione possa essere resa sostenibile economicamente. È vero che ciò che ci ha ispirato in questa idea è la passione per la nostra squadra, la nostra Inter. Ma alla parola passione vogliamo abbinarne altre due: sostenibilità e stabilità".

Ci sono almeno tre motivi - spiega Cottarelli in un passaggio successivo della lettera - per pensare che l’apporto di capitale fresco da parte dei tifosi possa aiutare la sostenibilità dei conti dei club calcistici: "Primo, in questo momento, tale capitale rimpiazzerebbe finanziamenti a debito contratti spesso a tassi di interesse elevatissimi, con un risparmio ingente di risorse. Sarebbe in sostanza, seppure attraverso l’intervento di un operatore esterno (i tifosi), un debt-equity swap, una componente tipica di un’operazione volta a rimettere in ordine i conti di società indebitate. Secondo, il capitale fornito dai tifosi è più stabile, il che facilita la pianificazione di medio termine (si pensi alla ristrutturazione o alla costruzione di un nuovo stadio). Terzo, pensiamo che l’azionariato popolare crei un legame più stretto tra tifosi e squadra, portando a entrate più elevate dalla vendita di biglietti, di prodotti e di pubblicità (come il caso del Bayern suggerisce)".

Cottarelli conclude il suo intervento ribadendo che "il progetto non è di facile realizzazione": "Ma è meglio esplorare la possibilità di questa nuova strada o rassegnarci a vedere le nostre squadre di calcio passare da un fondo all’altro, da un paese all’altro, da un debito all’altro?", la chiosa del noto economista.