Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / inter / Editoriale
Le ultime 24 ore di Zhang prima dell'avvento di Oaktree
martedì 21 maggio 2024, 22:55Editoriale
di Gian Luca Rossi
per Linterista.it

Le ultime 24 ore di Zhang prima dell'avvento di Oaktree

Diciamola tutta. La cosa che fa più ridere di tutta la vicenda societaria Inter sono i commentatori di risapute fedi avverse più o meno mascherate, che, approfittando della buona fede di tanti giuggioloni, riversano sull’Inter i guai finanziari di Zhang paventando scenari apocalittici. Un esempio? Poche ora fa, Beppe Marotta, intervenendo all’ennesima celebrazione dello Scudetto DoppioStellato, ha ribadito alla platea quanto segue: "Ho detto che smetterò nel 2027, quando avrò 70 anni, ma nella vita si può sempre cambiare idea. Certo però che se si va avanti così, è difficile smettere".

Intendeva dire che per la famiglia nerazzurra che proprio lui ha costruito potrebbe anche restare oltre il 2027, ma c’è chi si è soffermato solo sul normalissimo "nella vita si può sempre cambiare idea", che vale anche quando ordini un primo al ristorante, per far credere che possa lasciare l’Inter a breve. Certo, succedesse, sarei il primo a lanciare l’allarme, ma onestamente non vedo questa eventualità a breve. 

Questo è solo un piccolo esempio della mala-informazione circolata in questi giorni. Per non parlare dei social dove alcuni webeti che una volta le idiozie le scrivevano sui muri dei cessi nelle stazioni e lì rimanevano, oggi godono della libertà di propagarle trovando terreno fertile, soprattutto in chi come unica ragione di vita ha ormai solo la speranza che all’Inter succeda qualche disgrazia, visto che per rifondare le loro squadre c’è parecchio da fare. I più accaniti sulle vicende Inter sono proprio loro, mentre il popolo nerazzurro non ha mai smesso di festeggiare ed è già entrato nell’ottica del cambio di proprietà, malgrado Zhang stia tentando l’impossibile per ottenere una nuova proroga da Oaktree. Tra poche ore però il fondo californiano ragionevolmente si prenderà l’Inter e certamente il comunicato stizzito di Zhang nella giornata di sabato non ha ben disposto il fondo californiano ad avere ulteriore pazienza. Ora di certezze non ce ne sono, visto che si era tutti, ma proprio tutti, convinti che Zhang in un modo o nell’altro riuscisse a rifinanziare e a restare in sella, ma vi  sono logiche probabilità. 

Nessuno si prende un bene, ossia l’Inter, in attesa di introiti sempre più importanti, che arrivino dalla nuova Champions, dal Mondiale per Club o dall’eterna questione Stadio, per depauperarne il valore. È facile credere che Oaktree prenda l’Inter per rivenderla.  E, mantenendone alti i risultati sportivi, che alla lunga sono diventati anche finanziari, la venderà certamente meglio di quanto avrebbe potuto fare Zhang, che però non ha mai nemmeno voluto un compratore a breve: lui voleva altro tempo e per questo è arrivato ad un passo dall’accordo con Pimco, disposta a concedergli più tempo. 
Oaktree però ha capito che, al di là delle rassicurazioni, a Zhang quel giocattolo costoso che si chiama Inter piace davvero troppo per privarsene e allora ha fatto suonare il gong, perché sa bene che col tempo e senza assilli finanziari, troverà essa stessa un compratore.

Per questo è lecito attendersi che Oaktree, che ha già pronto il comunicato-stampa di subentro, possa tenersi l’Inter per almeno un anno confermando lo stesso management e poi scegliere con calma, senza la pressione di creditori che aveva Zhang, l’acquirente più munifico. 

Tutto ciò dipende ovviamente da eventi ancora imprevedibili, ma si sappia che Oaktree è presente nel CdA dell’Inter con due suoi uomini. Carlo Marchetti e Amedeo Cassarai, fin dal 2021, ossia da quando ha prestato tanti milioni a Zhang. Quindi conosce perfettamente il valore dell’attuale management, Marotta, Ausilio, Baccin e non ha la benché minima idea di cambiarlo. La migliore garanzia per il popolo nerazzurro è che Beppe Marotta, che in realtà è da anni il vero Presidente, operativo, e non rappresentativo, dell’Inter, resti al suo posto e con le più ampie deleghe, quelle che intelligentemente gli ha sempre concesso Steven Zhang. 

Poi un nuovo Presidente rappresentativo ci sarebbe pure: Javier Zanetti, una bandiera nerazzurra, metterebbe d’accordo tutti. Ora per rispetto, soprattutto a quello che ha vinto, 7 trofei in 4 anni, è giusto attendere l’eventualissimo ultimo colpo di coda di Zhang che pare abbia scomodato anche il Governo Cinese per trovare un finanziatore last minute. 

A logica però, Oaktree sarà il nuovo proprietario dell'Inter, a meno che non si arrivi a una risoluzione pacifica come auspicato da Zhang, che tra l’altro dovrà pure essere liquidato nella misura stabilita da un perito in Lussemburgo. Insomma, l’Inter potrebbe anche il rischio di diventare migliore di ciò che è stata fino ad oggi: lo considerino come scenario i rivali, tutti economisti, tutti avvocati, tutti ingegneri, che una volta potevi leggere solo, lo ribadisco, sui muri dei cessi delle stazioni o, se preferite, degli autogrill.