
Moratti: "Sono legato anche all'Inter del '98 che non vinse per una "ladrata" della Juve"
L'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti, che con i colori nerazzurri ha vinto, in 19 anni, 16 trofei tra cui 5 scudetti, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe italiane, 1 Champions, 1 Coppa Uefa, 1 Mondiale per club, è intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport a proposito della sua Inter e di quella odierna: "La Grande Inter di mio padre era un esempio e mi resta nel cuore, era l’equivalente dei Beatles. Unica come quel quartetto che sconvolse un’epoca particolare. Non riuscirei a fare abbinamenti musicali con tutte le altre squadre che poi ho avuto da presidente".
E’ legato anche alle Inter che non hanno vinto?
"Beh, dipende da cosa s’intende. Quella del Triplete ha fatto la storia, ma sono affezionato anche ai meravigliosi ragazzi del ’98 che non vinsero lo scudetto soltanto per una “ladrata” della Juve".
Inutile quindi chiederle quale avversario l’ha fatta più disperare.
"La Juventus in quegli anni era un muro, faceva disperare nel senso che toglieva la speranza per quello che c’era dietro. C’era questo muro oltre il quale non si poteva andare. Quando ci siamo riusciti abbiamo vinto tutto. Calciopoli resta una delle pagine più brutte del nostro calcio, da dimenticare. All’estero non ho mai avuto un nemico fisso, anche se il Manchester United ci ha fatto soffrire".






