Chivu: "Le cicatrici rimangono, ma la stagione non è finita. Voglio capire le ferite di Lautaro e Thuram"

Il tecnico nerazzurro Cristian Chivu ha parlato anche ai microfoni di DAZN alla vigilia della sfida contro il Monterrey. Queste le parole del tecnico nerazzurro dal prato del Rose Bowl di Pasadena, teatro del match di questa notte: "Che emozioni provo? Come tutte le altre. La responsabilità è altissima, non vediamo l'ora di iniziare questa competizione in uno stadio bello e storico come questo. Siamo pronti".

Come ha visto i ragazzi? Li vede sereni?
"La serenità va trovata in fretta. Le cicatrici e l'amarezza rimangono, ma la stagione non è finita. Bisogna concluderla al meglio e fare di tutto per lasciarsi alle spalle l’amarezza del finale di stagione, dove ci si aspettava di ottenere qualcosa di importante. Il calcio è questo: bisogna accettare le sconfitte, imparare da esse e guardare avanti, perché il passato non possiamo cambiarlo".

Ha parlato molto con Lautaro e Thuram. Cosa vuole dire loro?
"I feedback che voglio da loro sono fondamentali per capire i loro pensieri e le loro ferite. Mi aiutano a comprendere dove non spingere oltre il possibile. Serve sensibilità per leggere certe situazioni. Stiamo lavorando per trasmettere entusiasmo e responsabilità, perché la stagione non è ancora conclusa".

Questa Inter può giocare con un altro modulo?
"Potrebbe farlo. Quando saremo pronti per cambiare, manterremo comunque i principi che sono la base. I numeri e i moduli vanno bene per scriverli sulla lavagna o sui giornali, ma in campo servono mobilità e flessibilità, non dare punti di riferimento e soprattutto divertirsi".

Possibilità di vedere Luis Henrique e Sucic dall’inizio?
"Li vedremo in campo durante il Mondiale per Club. Se dall'inizio o a gara in corso, lo vedremo partita per partita".