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Lautaro: "Finale della scorsa stagione? Non sapevamo dell'addio di Inzaghi prima del PSG"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 14:43Primo piano
di Marco Lavatelli
per Linterista.it

Lautaro: "Finale della scorsa stagione? Non sapevamo dell'addio di Inzaghi prima del PSG"

Lautaro Martinez è stato intervistato da France Football in occasione della sua nomina per il Pallone d'Oro 2025. Il Toro è tornato sul finale della scorsa stagione con l'Inter: "Ho giocato la finale di Champions sul dolore? Un po'. A Barcellona, ​​all'andata, ho avuto uno stiramento muscolare. I medici mi hanno detto di stare fuori per dodici o quindici giorni perché il muscolo era leggermente strappato. Per sei giorni prima del ritorno, ho fatto due sedute di fisioterapia al giorno, lavorando in palestra. Il giorno prima, era ancora molto dolorante, ma ho messo una fasciatura e sono andato. Quando ho causato il rigore, la gamba mi faceva molto male. Peccato. Due giorni dopo, il dolore era raddoppiato, ho fatto degli esami e il mio infortunio era più grave. Ho parlato con i medici per prepararmi al meglio per la finale, nelle condizioni che ritenevo possibili. Ho lavorato duro, molto duro, ma il muscolo non riusciva a recuperare completamente. Onestamente, ero guarito, pronto a giocare. Ma mi sentivo diverso, non al 100%".

Sul crollo nel finale della scorsa stagione:

"Avevamo la possibilità di vincere tre titoli, e alla fine ci siamo trovati senza niente. È il dolore più profondo che abbia mai provato. Come si spiega? È difficile da spiegare. Perché il calcio è così: a volte si vince, a volte si perde. Il Napoli, che ha vinto lo Scudetto, ha giocato solo in campionato. Si è riposato, si è preparato per la partita ogni settimana. Noi dall'anno scorso abbiamo accumulato partite, stanchezza, infortuni e quindi giocatori indisponibili nei momenti importanti. Si è fatto sentire davvero. Ma con ogni stagione si impara".

Il futuro di Simone Inzaghi ha influito sul finale di stagione?

"Assolutamente no. Ognuno è libero di fare le scelte che preferisce. Il Mister non ci ha comunicato di aver ricevuto un'offerta o che se ne sarebbe andato. Eravamo concentrati sui nostri obiettivi. Ha sempre dimostrato professionalità. Ci siamo sentiti molto a nostro agio con lui, era la nostra mente".

Ho perdonato la squadra e me stesso per il finale della scorsa annata?

"Sì. Tutti i ragazzi sono rimasti profondamente colpiti. Sbagliare è umano. Quando si commette un errore, quando l’errore non è stato commesso con cattive intenzioni, ma con l’obiettivo di crescere e migliorare, bisogna perdonare. L’arrivo di un nuovo allenatore, l’inizio di un nuovo ciclo, ci fa bene. È importante cambiare aria, obiettivi e punti di forza".