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Pio Esposito, il futuro è adesso: la nuova speranza azzurra pronta a guidare l’Italia contro IsraeleTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00Editoriale
di Alessandra Stefanelli
per Linterista.it

Pio Esposito, il futuro è adesso: la nuova speranza azzurra pronta a guidare l’Italia contro Israele

Martedì sera, al Bluenergy Stadium di Udine, l’Italia si gioca una fetta cruciale del suo futuro mondiale. Dopo il successo in Estonia, gli Azzurri di Gennaro Gattuso vogliono blindare il secondo posto nel girone e presentarsi ai playoff con fiducia e solidità. Ma la notizia che più accende la curiosità è una: Francesco Pio Esposito sarà con ogni probabilità titolare al centro dell’attacco.

Vent’anni, il sorriso di chi ha ancora tutto da scrivere e la personalità di chi non teme il peso della maglia azzurra. Il gol contro l’Estonia, il primo con la Nazionale maggiore, ha rappresentato molto più di un episodio: è stato un segnale di maturità, un lampo di talento che ha raccontato più di mille parole. Il suo destro al volo, perfetto per tempi e coraggio, ha mostrato che Esposito non è solo un giovane promettente, ma un centravanti che sa già muoversi come un veterano nell’area di rigore.

Gattuso lo ha premiato non per mancanza di alternative, ma per fiducia meritata. In un calcio dove spesso si preferisce l’esperienza alla freschezza, il tecnico calabrese ha scelto di puntare su un ragazzo che trasmette entusiasmo, che lotta su ogni pallone e che ha la fame di chi vuole guadagnarsi tutto. È la stessa fame che lo ha portato, in pochi mesi, dal campionato di Serie B alla ribalta della Nazionale.

In lui si intravedono echi del passato, ma ridurre Pio a un paragone sarebbe ingiusto. Esposito deve diventare un attaccante moderno a modo suo, capace di unire fisicità, tecnica e lettura del gioco. A vent’anni ha ancora tanto da imparare, ma anche il vantaggio di chi non si è bruciato: la sua crescita sarà tanto più solida quanto più gli verrà concesso di sbagliare, di sperimentare, di maturare con serenità.

Gattuso lo sa bene: con i giovani serve equilibrio, servono stimoli ma anche protezione. E Francesco Pio, in questo gruppo, sembra aver trovato un ambiente ideale, dove l’entusiasmo si sposa con la disciplina, e dove il coraggio non è punito ma valorizzato.

Martedì contro Israele, il compito sarà pesante: dare profondità, creare spazi, far salire la squadra e, se possibile, colpire ancora. Ma anche se non dovesse segnare, la sua presenza sarà comunque una dichiarazione d’intenti. L’Italia vuole tornare a credere nei propri giovani, vuole un attacco che guardi avanti, non indietro.

Per ora Pio Esposito è una promessa concreta, un talento in costruzione che ha già mostrato carattere, istinto e qualità. Il futuro è tutto suo — e comincia adesso, sotto le luci di Udine, con addosso la maglia più bella del mondo.