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Bisseck: "C'è sempre qualcuno che non crede in te, bisogna crederci e lavorare duramente"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 18:00Primo piano
di Marta Bonfiglio
per Linterista.it

Bisseck: "C'è sempre qualcuno che non crede in te, bisogna crederci e lavorare duramente"

Yann Bisseck, difensore dell'Inter, è intervenuto ai microfoni di 'Wheel Talks', format di Inter TV. Le sue parole: "C'è sempre qualcuno che non crede in te. Ci sono tanti film in cui il protagonista non viene fuori subito ma col duro lavoro, con la dedizione. Bisogna crederci e avere un po' di fortuna. E poi c'è sempre un allenatore che ti cambia la vita, per me è stato l'allenatore dell'Under 17. E ora sono qui all'Inter, non posso lamentarmi.

Il mio colpo di testa preferito? Dieci anni fa nell'U14. Tutti i colpi di testa li ho fatti da giovane, dico quello col Cagliari in casa. Chi è il mio esempio? Sarò banale, dico mio padre ma visto che parliamo di calcio, quando ero giovane mi piaceva Jerome Boateng per come giocava, mi ispiravo a lui. Ma non sono un grande appassionato di calcio. Forse Lilian Thuram.

Cosa mi piace di Milano? I ristoranti, ce ne sono tanti buoni. Io so cucinare, se provi il mio pollo teriyaki, non andrai mai più in un ristorante giapponese.

Gli inizi della mia carriera? Non i ricordi migliori. L'inizio è stato buono, ho giocato la prima partita con la squadra della mia città: Colonia. E' stato bello perché era come se non fossi preparato.

La mia esultanza con Carlos Augusto? L'avevamo pianificata il giorno prima. Mi piacciono le esultanze legate al basket, festeggiano dopo ogni punto. Nel calcio c'è quasi un gol a partita, devi sfruttarlo al meglio".