Diouf accende l’Inter, Lautaro la trascina: Chivu ritrova due armi pesanti per la risalita
L’Inter esce da Pisa con tre punti pesantissimi e un messaggio forte al campionato: la scivolata delle ultime settimane non ha incrinato né la solidità del gruppo né il carattere dei suoi uomini chiave. A segnare la rotta sono stati due protagonisti agli antipodi per età, ruolo e storia: Andy Diouf, talento in cerca di conferme, e Lautaro Martinez, capitano chiamato a rispondere alle critiche dopo i due ko consecutivi. La rimonta psicologica dei nerazzurri passa soprattutto da loro.
Per la prima volta dall’inizio della stagione, Andy Diouf ha offerto esattamente ciò che Chivu sperava di vedere: intensità, spinta, coraggio. In un’Inter che, fino al 70’, sembrava imbrigliata nella morsa difensiva del Pisa, è stato proprio il francese - entrato nella ripresa - a spezzare l’inerzia della partita. Ha puntato l’uomo, ha cercato la profondità, ha vinto duelli e, soprattutto, ha fornito a Lautaro un pallone d’oro che solo il palo ha respinto, negando un meritatissimo assist.
Dopo due prove opache, Diouf ha alzato sensibilmente il livello: più pulito tecnicamente, più convinto nelle scelte, più verticale. Non è un caso che Chivu, sempre molto prudente nelle rotazioni, lo abbia elogiato a fine gara. È una risorsa che può tornare fondamentale in un reparto - quello degli esterni - in cui Dimarco è spesso chiamato agli straordinari e Luis Henrique continua a non incidere. Con una stagione vissuta ogni tre giorni, l’Inter ha bisogno di alternative credibili. Adesso Diouf, finalmente, lo è.
Le critiche degli ultimi giorni avrebbero potuto pesare sulle spalle del Toro. E invece Lautaro Martinez ha risposto da leader: una doppietta d’autore, un’impronta scolpita sul match e un segnale chiaro alla squadra. Il sinistro all’incrocio è un manifesto del suo repertorio, la zampata del 2-0 è l’esecuzione chirurgica di chi non vuole lasciare punti per strada.
Lui, che negli ultimi dieci giorni era finito al centro del dibattito - tra nervosismo, cambi contestati, e prestazioni altalenanti - ha ricordato a tutti quanto valga. Dieci gol stagionali, sei in campionato, 163 totali in nerazzurro. Ha superato Mazzola, ora mette nel mirino Boninsegna. Ma soprattutto ha rimesso l’Inter sulla carreggiata giusta. Una vittoria non clamorosa, non scintillante, ma estremamente concreta. Quella che serviva. Con un Diouf finalmente incisivo e un Lautaro tornato letale, Chivu ritrova due soluzioni cruciali: un’alternativa tecnica sulle fasce e il suo leader carismatico al massimo della spinta.








