Dumfries-Carlos Augusto e l'aspetto più sottovalutato di Chivu. Ma quel buco del mercato...
L'assenza di Dumfries nel derby peserà tanto: anche se le sue prestazioni in questa prima parte di stagione non sono state esaltanti, l'olandese resta un leader dell'Inter. Carlos Augusto cercherà di sostituirlo al meglio. Il brasiliano sta dimostrando di essere uno dei giocatori più importanti della rosa dell’Inter: sempre pronto quando Dimarco deve riposare o non è al meglio, stessa storia per Bastoni. Dare per scontato quello che l’ex Monza porta alla squadra è sbagliatissimo: non solo applicazione e sacrificio ma anche tanta qualità. E soprattutto senza soluzione di continuità.
Carlos Augusto al posto di Dumfries (indipendentemente dal risultato dell'esperimento) sarebbe la perfetta dimostrazione di quello che è mancato all'Inter l'anno scorso: i piani alternativi, fuori dallo spartito iniziale. In questo Chivu ha inciso tanto fin da subito. Forse con Inzaghi la squadra giocava meglio, se ne può discutere, ma appena qualcosa è girato male si è sciolta. Dai cambi ruolo per ruolo a soluzione nuove per cercare di sopperire al meglio a determinate assenze. Forse, il pregio più sottovalutato in questi primi mesi di Chivu.
Ma è impossibile non guardare il lato negativo di questa storia. Sulla carta Luis Henrique doveva essere uno dei colpi più importanti del mercato estivo. L’anno scorso Dumfries non ha mai avuto un cambio all’altezza e l’idea era che il giocatore acquistato dal Marsiglia per 23 milioni di euro potesse essere anche di più di un’alternativa. Dopo poche apparizioni, indiscutibilmente sottotono ma assolutamente non disastrose, il tempo per lui sembra essere già finito. Anzi, forse non è nemmeno iniziato. Trovare i colpevoli in situazioni come queste è sempre sbagliato, ma l’investimento fatto per Henrique grida già vendetta.
Perché per una società che da anni esegue ogni operazione con la calcolatrice e che quest’estate per la prima volta aveva soldi da investire in cartellini, il fatto che 50 milioni in campo non si siano praticamente mai visti è pesante. Inutile fermarsi a trovare le colpe, ma Henrique è già stato bruciato e chissà quanto tempo ci vorrà prima di vedere Diouf. Con un centrocampista fisico e di strappo ritenuto utilizzabile dall’allenatore e un’opzione credibile a destra, l’Inter avrebbe senza dubbio una marcia in più in Italia. Certo, gli acquisti non si possono indovinare tutti e Sucic e Bonny sono stati colpi perfetti, ma nel bilancio della stagione e in quello ‘materiale’ del club Luis Henrique e Diouf sono destinati a pesare. A meno che a gennaio si volti subito pagina, almeno per quanto riguarda la fascia destra.








