Le pagelle di Inter-Liverpool 0-1: attacco opaco, Bastoni punito oltremisura
Sommer 6 – Il Liverpool lo testa subito, soprattutto dalla distanza. Risponde con attenzione, e quando arriva in ritardo lo salva il VAR. Nel finale è reattivo su Bradley.
Akanji 6,5 – Recuperato in extremis, stringe i denti e disputa una gara solida considerando le condizioni non ottimali. Prestazione generosa.
Acerbi 6 – Ordinato e attento nelle prime fasi, gestisce bene la pressione dei Reds. Deve però lasciare il campo dopo mezz’ora per un problema muscolare.
Dal 31’ Bisseck 6,5 – Entra senza alcun timore: una progressione palla al piede accende San Siro e trascina i compagni. Uno dei subentrati più positivi.
Bastoni 5,5 – Buone letture difensive, ma alterna decisioni efficaci a momenti di eccesso di sicurezza. Sfiora un grande assist, poi rischia tantissimo. Penalizzato per una trattenuta ingenua.
Luis Henrique 6 – Gamba e continuità sulla fascia non mancano. Bene negli strappi, meno nella qualità dell’ultimo passaggio. Duello interessante con Robertson.
Mkhitaryan 5,5 – Rientra dal 1’ mostrando discreta condizione, ma gli manca brillantezza negli appoggi. Spreca più di una ripartenza potenzialmente pericolosa.
Dall’82’ Sucic sv
Calhanoglu sv – Marcato stretto da Mac Allister, resiste dieci minuti prima di arrendersi a un problema all’adduttore.
Dall’11’ Zielinski 6 – Si inserisce subito con lucidità nel sistema di Chivu. Ordinato, pulito, qualche buona intuizione ma senza acuti.
Barella 6 – Conduzioni e dinamismo non mancano. A volte indulge in qualche leziosità, ma resta centrale nello sviluppo del gioco nerazzurro.
Dimarco 6 – Con Gomez unico riferimento sulla sua fascia potrebbe spingere di più, ma il Liverpool gli concede poco. Qualche guizzo, non abbastanza per incidere.
Dall’82’ Carlos Augusto sv
Thuram 5 – Atteso protagonista, vive il duello fisico con Konaté ma resta troppo spesso fuori dal gioco. Si accende raramente.
Lautaro Martínez 6 – Parte lontano dalle zone calde, poi cresce con generosità e lavoro sporco. Meno presente nel finale, quando cala tutta la squadra.
Chivu 5,5 – Vuole sfruttare le incertezze dei Reds ma l’avvio è complicato. Superati i due infortuni iniziali l’Inter sale di tono, senza però trovare continuità fino alla fine. Nel momento di stanca arriva la punizione: il rigore di Szoboszlai, discutibile ma decisivo.






