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Ora è l’Inter di Inzaghi!TUTTO mercato WEB
martedì 7 dicembre 2021, 12:16Editoriale
di Gian Luca Rossi
per Linterista.it

Ora è l’Inter di Inzaghi!

Che Inter all’Olimpico!
Sono ancora in brodo di giuggiole per Roma-Inter 0-3, prestazione e risultato da incorniciare, dopo la fastidiosa serie di tre 2-2 consecutivi coi giallorossi nella capitale. Come con lo Shakhtar, grazie al 2-0 firmato da Dzeko che ci ha finalmente portato nel G-16 di Champions dopo tre 0-0 consecutivi, anche questo incantesimo è stato spezzato.
D’accordo, la Roma dell’uomo più mitologico della Storia Interista insieme a Helenio Herrera, ossia Josè Mourinho, era oltremodo rabberciata, ma è fisiologico che negli sport di squadra i demeriti dell’uno non possano mai essere disgiunti dai meriti dell’altro.
Sinceramente non credevo ad un divario del genere tra Roma e Inter perché Mourinho, spalle al muro, ha sempre saputo tirar fuori energie insospettabili. Per questo mi aspettavo un pareggio. E invece è stato un massacro: 3-0 in poco più di mezz’ora e una ripresa giocata con il chiaro intento di non infierire su un avversario esanime.

E’ un’Inter da stropicciarsi gli occhi e lo dico subito: Simone Inzaghi ha enormi meriti nell’aver portato questo gruppo ad essere così forte e affidabile già a fine novembre.
Esigevo il filotto, visto che una striscia di almeno tre partite consecutive vinte in campionato non l’avevamo ancora raggiunta, prima dell’agevole Inter-Spezia, gettando al vento un sacco di punti.
Poi il filotto è arrivato ed ora può proseguire almeno fino al termine del girone di andata, perché sulla carta Cagliari, Salernitana e Torino non mi sembrano irresistibili.
Forse il Torino potrebbe creare qualche problema a San Siro, ma con questa Inter di Inzaghi e, sottolineo, di Inzaghi, non c’è partita.

D’altronde i numeri sono sotto gli occhi di tutti, ancor prima della qualità altissima del gioco: l’Inter tra campionato e Champions ha vinto 5 partite consecutive senza subire neppure un gol.
Quando mi sono prenotato il volo per Madrid, confidavo di andarci da semplice turista senza dovermi preoccupare troppo del risultato ed è andata così, dopo aver battuto lo Shakhtar. Solo che se prima contavo di non prendere un’imbarcata, ora penso pure di potermi giocare il primo posto nel girone.
So bene a cosa state pensando, ma gli entusiasmi invernali sono ancora più pericolosi delle negatività di qualche tempo fa.
A dirla tutta, in questo momento non anelo neppure all’Inter Campione d’Inverno. E’ un titolo di tappa che lascio volentieri ad altri, come l’anno scorso, quando è stato assai godurioso mettere la freccia a Carnevale. Anche quest’anno mi piacerebbe che l’Inter si ripetesse, ma se Inzaghi e i suoi hanno intenzione di aumentare ulteriormente il numero dei giri già da ora non sarò certo io ad oppormi.

Che dire di Dzeko e Lautaro, 8 gol a testa in campionato, con il professore che ne conta pure altri 3 in Champions League? Che dire del Çalhanoğlu interista, con già in carniere 5 gol e 5 assist? Di tutti gli altri ho già scritto più di un elogio, a cominciare da Brozovic e Perisic. Il primo ha praticamente già rinnovato, mentre per il secondo sappiamo che è difficilissimo, ma a questo punto mai dire mai. E all’interminabile elenco dei marcatori stagionali, tra cui diversi non titolari come Correa, Sanchez, Vidal, Vecino, Gagliardini, Dimarco e D’Ambrosio ora si è aggiunto pure Dumfries, quello che ha più patito l’inserimento all’Inter. A Roma ha segnato il suo primo gol in nerazzurro, anche perché chi gli aveva tolto il posto, ossia Darmian, aveva già timbrato a Firenze.

Insomma, tutto a gonfie vele, al punto che ai bulimici del calcio-mercato ad ogni costo, rispondo che un gruppo del genere è meglio non toccarlo, dal primo all’ultimo, a meno che qualcuno decida di non farne più parte a gennaio. Ma trovare l’incastro giusto è complicatissimo di questi tempi.
Insomma a coloro per cui ogni delusione dura una vita e ogni gioia un istante dico di vivere e godersi il presente, perché il salto di qualità che sta facendo la squadra è ora che lo facciano anche i suoi tifosi.