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Il pagellone di Simone Inzaghi – Scudetto nel mirino. Conte? Un lontano ricordoTUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
sabato 1 gennaio 2022, 21:30Primo piano
di Christian Schipani
per Linterista.it

Il pagellone di Simone Inzaghi – Scudetto nel mirino. Conte? Un lontano ricordo

La fine dell’anno è anche quel momento in cui si traccia una linea e si tirano le somme. Si analizza quanto di buono fatto, ciò che si è preso e lasciato durante il cammino. Tutto si può dire, tranne che l’esperienza da allenatore dell’Inter di Simone Inzaghi è negativa. Sino ad oggi il tecnico proveniente dalla Lazio ha dato prova delle sue qualità, dimostrando di essere pronto per una big come l’Inter. Ai piedi della Madonnina il bilancio parla di 14 vittorie, 4 pareggi e 1 sconfitta in Serie A. In Champions League, invece, bisogna aprire un capitolo a parte. In primis perché Inzaghi ha strappato il pass per gli ottavi di finale. Fa notizia perché da 11 anni i nerazzurri non si presentavano alla fase successiva dopo i gironi. Nemmeno sotto la gestione Conte si è raggiunto questo obiettivo. Il rullino di marcia nella massima competizione europea parla di 3 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte in un girone non proprio impossibile e con Real Madrid, Shakthar e Tiraspol. Adesso per l’Inter ci sarà, forse, l’appuntamento più grande degli ultimi anni. La sorte ha deciso: toccherà il Liverpool. Per Simone Inzaghi si prevede un’altra grande sfida, soprattutto perché il suo collega, Klopp, è forse il cliente più difficile da accogliere a San Siro. Senza considerare che la gara ad Anfield Road sarà, oltre che emozionante, piena di incognite ed insidie. Dopotutto, i Reds non sono mica gli ultimi della classe.

Tornando nel nostro campionato, il 2021 di Inzaghi all’Inter può dirsi più che promosso. D’altronde, la sua squadra è campione d’inverno. Dopo un avvio parzialmente in salita e condito da alti e bassi, l’ex Lazio ha saputo trovare la giusta quadratura per i suoi giocatori sebbene per caratteristiche somigliasse molto ad Antonio Conte. Non era facile prendere una squadra orfana del suo allenatore, con uscite importanti (Lukaku e Hakimi su tutti) e puntare subito a riconfermare il titolo tricolore. Il girone d’andata, come detto, è stato pieno di incognite. L’Inter ha saputo aspettare. Come un leone in prossimità della sua preda e proprio a dicembre c’è stato lo sprint che ha fatto balzare i nerazzurri dal terzo al primo posto, blindando almeno per ora la testa della classifica: +4 da Milan, +7 dal Napoli e +8 dall’Atalanta.
Un voto di fine anno? Beh, si direbbe un 8 pieno. Adesso, però, sotto con il girone di ritorno.