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Marotta e Ausilio stanno già guardando al futuro: un modo di operare sempre più convincenteTUTTO mercato WEB
mercoledì 26 gennaio 2022, 18:54Editoriale
di Filippo Tramontana
per Linterista.it

Marotta e Ausilio stanno già guardando al futuro: un modo di operare sempre più convincente

Siamo solo a fine gennaio ma Marotta e Ausilio stanno già guardando al futuro. L’Inter ha davanti ancora 4 mesi di fuoco in cui si giocherà tutte le ambizioni di vittoria tra scudetto, coppa Italia e Champions League.

Ma una società lungimirante non si ferma mai, la sua forza sta nella programmazione e nel non farsi mai trovare impreparata facendosi sorprendere dagli imprevisti.

Sappiamo bene che il mercato di gennaio è difficile e pericoloso in quanto si può facilmente cadere nella trappola della fretta di concludere un acquisto senza calcolarne esattamente l’utilità o i rischi.

Ma se usi il mercato invernale per programmare la stagione successiva il punto di vista può cambiare radicalmente.

Marotta e Ausilio insieme a tutta la dirigenza non hanno esitato e si sono buttati sul mercato con l’occhio puntato alla stagione 2022-23. La base che la dirigenza ha creato permette ora all’Inter di operare serenamente in maniera organizzata con in modo sereno con obiettivi precisi in ruoli specifici.

Marotta ha iniziato il processo di costruzione-stabilizzazione con i rinnovi dei punti fermi. Barella, Lautaro, Brozovic e Bastoni hanno messo la firma sul contratto che li legherà all’Inter ancora per tanto tempo dando la possibilità ai dirigenti di concentrarsi su quello che manca e non su quello che si ha già e si potrebbe perdere. Certo poi il mercato è pieno di sorprese e le super offerte dovranno obbligatoriamente essere valutate. Il punto è avere già la soluzione ad un possibile imprevisto e la società nerazzurra ha già ampiamente dimostrato l’estate scorsa di saper nuotare in mezzo al mare in tempesta.

“Le occasioni vanno sfruttate e un tentativo per noi è sempre obbligatorio farlo sia che poi si riesca o no a portarlo a termine”, queste parole di Marotta sono sintomatiche del suo modo di stare sul mercato e di costruire e stabilizzare le sue squadre. Partito Conte pronto Inzaghi, perso Lukaku dentro Dzeko, ceduto Hakimi preso Dumfries senza contare la drammatica problematica di Eriksen sostituito da Calhanoglu.

Mi sembra di assistere al copione tanto caro a Marotta con l’Inter pronta ad un vero e proprio restyling riguardante soprattutto le seconde linee.

L’anno prossimo potrebbe salutare gente importante come Sanchez, Vidal, Perisic, sicuramente Kolarov (forse già in questi giorni) e Vecino con le incognite che riguardano il futuro di Ranocchia e D’Ambrosio in scadenza di contratto.

C’è da completare la squadra e “pensarla” con dei nuovi innesti senza però poter spendere troppo dal punto di vista economico.

Ecco che Dybala e Ginter a costo zero diventano prede interessanti, Bremer un investimento sicuro nel caso dovesse partire De Vrij per una grande plusvalenza e, udite udite, il colpo dei colpi di Robin Gosens (su cui dovremo aprire un capitolo a parte nei prossimi giorni) pronto a calcare i prati di Appiano per ambientarsi in vista dell’anno prossimo considerato il sempre più probabile addio di Ivan Perisic.

Un occhio va anche al mercato italiano: Frattesi e Scamacca potrebbero ripercorrere le orme dei recenti investimenti di Barella e Bastoni, ovvero giovani forti e di personalità già pronti per l’esperienza ad alti livelli senza però quella pressione di dover essere già decisivi fin dalle prime battute di stagione.

Il modo di operare dell’Inter mi sembra essere sempre più convincente.

Idee chiare e precise quelle della società nerazzurra nonostante le difficoltà di un portafoglio non più capiente come negli anni d’oro del calcio italiano.

Manca una settimana alla chiusura del mercato e le sorprese potrebbero essere ancora tante e gradite, sempre con il pensiero rivolto a quello che verrà.