
Barella alla corte di Pedri da centrocampista mondiale: anche Yamal lo prende ad esempio
Lautaro Martinez è il primo nome che Lamine Yamal, baby-fenomeno del Barcellona, cita quando gli chiedono di menzionare un giocatore dell’Inter che ammira. Poi, subito, Nicolò Barella. È il secondo volto da copertina della squadra di Simone Inzaghi, il centrocampista globale che impressiona anche chi, forse, ha in squadra il migliore del mondo nel ruolo a questo punto.
A Montjuic, tra gli altri, Barella sfiderà Pedro González López, noto più semplicemente come Pedri, classe 2002 che è il vero segreto della formazione di Hansi Flick. Con il tedesco tedesco, lo spagnolo ha ritrovato la centralità che aveva un po’ smarrito tra gli infortuni delle stagioni precedenti. A 22 anni, il tempo scorre ancora dalla sua e lo farà ancora per un bel po’.
Non serve fare paragoni, del resto si tratta di giocatori con compiti e valori tattici molto lontani: Pedri (89% di precisione) domina nei passaggi (637 a 379 in Champions League), ma insegue Barella per esempio nelle statistiche relative alla fase difensiva. Si può essere bravi in modi diversi. E quello di essere un centrocampista mondiale, sulla bocca del giocatore oggi più chiacchierato del pianeta, è lo step a cui è arrivato negli anni Barella, non sempre monumentale come a Monaco ma comunque il più continuo tra i tre mammasantissima del reparto centrale di Simone Inzaghi in questa stagione. Punto fisso dell’Inter e della Nazionale italiana,
A Montjuic, tra gli altri, Barella sfiderà Pedro González López, noto più semplicemente come Pedri, classe 2002 che è il vero segreto della formazione di Hansi Flick. Con il tedesco tedesco, lo spagnolo ha ritrovato la centralità che aveva un po’ smarrito tra gli infortuni delle stagioni precedenti. A 22 anni, il tempo scorre ancora dalla sua e lo farà ancora per un bel po’.
Non serve fare paragoni, del resto si tratta di giocatori con compiti e valori tattici molto lontani: Pedri (89% di precisione) domina nei passaggi (637 a 379 in Champions League), ma insegue Barella per esempio nelle statistiche relative alla fase difensiva. Si può essere bravi in modi diversi. E quello di essere un centrocampista mondiale, sulla bocca del giocatore oggi più chiacchierato del pianeta, è lo step a cui è arrivato negli anni Barella, non sempre monumentale come a Monaco ma comunque il più continuo tra i tre mammasantissima del reparto centrale di Simone Inzaghi in questa stagione. Punto fisso dell’Inter e della Nazionale italiana,
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