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Comunque vada sarà un successo? Sicuramente per Oaktree: fatturato senza precedenti, almeno 150 milioni solo da questa Champions e non è finita qui. Inzaghi in estate potrà fare il... ConteTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 10:32Editoriale
di Raimondo De Magistris

Comunque vada sarà un successo? Sicuramente per Oaktree: fatturato senza precedenti, almeno 150 milioni solo da questa Champions e non è finita qui. Inzaghi in estate potrà fare il... Conte

Nato a Napoli il 10/03/88, laureato in Filosofia e Politica presso l'Università Orientale di Napoli. Lavora per TMW dal 2008, è stato vicedirettore per 10 anni. Inviato al seguito della Nazionale
Giuseppe Marotta negli ultimi giorni è stato molto chiaro: Inter-Barcellona di questa sera non sposterà di una virgola il giudizio sull'operato di Simone Inzaghi. Dopo tre sconfitte consecutive, a pochi minuti dalla sfida del Montjuïc, il numero uno del club nerazzurro ha esaltato il cammino del manager emiliano: "Di Inzaghi non si guardano le settimane, si guardano gli anni. E sono stati anni straordinari per l'Inter, come si fa a rinunciare ad una figura come Inzaghi? Gran parte del merito è suo", ha detto Marotta sei giorni fa. Convinzioni che poi la gara di Barcellona ha solo alimentato, che vanno oltre quello che sarà l'epilogo della stagione. Convinzioni figlie di un cammino che ha portato in dote una pioggia di milioni di euro come mai in passato: 115 solo quelli incassati fin qui dalla UEFA.

Nel calcio dell'equilibrio finanziario il cammino è più importante della vittoria finale. Quella della Champions 2024/25 porterebbe in dote altri 25 milioni di euro di premi, di cui 18.5 se stasera la squadra nerazzurra eliminerà Lamine Yamal e compagni. Ma il grosso in questo senso è già compiuto perché già l'approdo in semifinale è bastato per assicurare alla società un introito complessivo di circa 150 milioni di euro. Circa 13 arriveranno stasera, con l'incasso da botteghino più importante della storia del club. La sfida casalinga col Bayern ne aveva fruttati altri dieci, poi via via a ritroso fino alle prime gare di settembre. Anche qui, il botteghino ha già emesso il suo verdetto ed è un verdetto trionfale. A prescindere da come finirà stasera.
Il cammino più importante del risultato finale è anche la logica che ha portato l'Inter a far parte delle 32 partecipanti al prossimo Mondiale per Club. Una competizione nuova, molto remunerativa: circa 25 milioni di euro per la sola partecipazione, un montepremi che può rapidamente salire avanzando nel torneo. Addirittura sforare quota 100 milioni di euro in caso di vittoria finale.
Sono cifre da capogiro, numeri che non hanno precedenti nella storia di un club italiano e che fanno capire perché, a prescindere da ciò che accadrà oggi e in tutto il mese di maggio, Simone Inzaghi è considerato dai vertici nerazzurri pilastro anche dell'Inter che verrà. Perché Giuseppe Marotta non ha mai vacillato anche quando Antonio Conte nel giro di pochi giorni l'ha prima raggiunto e poi gli ha fatto ciao ciao con la manina.


E a proposito di Conte: proprio dopo l'insediamento del tecnico leccese l'Inter ha messo in piedi l'ultima importante campagna trasferimenti. Dopo aver chiuso senza troppi ripensamenti il biennio Spalletti, nell'estate 2019 Marotta scelse il suo ex allenatore per riportare i nerazzurri in vetta al campionato. Allora come oggi Conte sembra essere sempre la scelta giusta per questo tipo d'impresa. Ma a patto di assecondarlo sul mercato, di cedere alle sue richieste. E l'Inter all'apice dell'era Suning lo fece: arrivarono Barella e Lukaku, un anno dopo fu acquistato Hakimi che rappresentò il boost necessario per chiudere il biennio con lo Scudetto.
Dopo l'addio di Antonio Conte l'Inter ha però vissuto estati particolari, Inzaghi ha dovuto fare i conti con cessioni dolorose e acquisti quasi sempre da scegliere tra i parametri zero. Spesso anche belle pescate, ma pur sempre limitazioni che nell'estate del miglior bilancio di sempre verranno finalmente meno. Già, perché l'impennata degli introiti porterà con sé anche la possibilità di investire sul mercato senza cercare finanziamenti dalle cessioni. Senza dover pescare solo e soltanto dai parametri zero. Simone Inzaghi potrà avanzare le sue richieste per costruire una squadra ancora più competitiva. Abbassare l'età media, certo. Ma anche alzare il livello di una squadra che stasera dovrà dare tutto e di più per staccare il pass per Monaco di Baviera. Per continuare ad alimentare il sogno più grande di squadra e tifosi. Perché il fatturato è ciò che più conta per la società. Ma solo per la società...