
Marotta elogia Inzaghi: "La vittoria di tutti, ma l'artefice maggiore è sicuramente l'allenatore"
"È stata una partita epica tra due grandissime squadre". Parla così Beppe Marotta, presidente dell'Inter, in zona mista dopo lo spettacolare 4-3 di San Siro che proietta l'Inter in finale di Champions League dopo il doppio confronto contro il Barcellona: "Siamo contenti di aver raggiunto questo traguardo che va ascritto come meriti all’allenatore, ai giocatori e a questo splendido pubblico che ci ha sostenuti quasi fisicamente. Siamo onorati di poter disputare la finale il 31 maggio a Monaco perché ce lo siamo meritato".
Questo cuore è frutto del lavoro di Inzaghi? "Certamente. Simone Inzaghi è il centro di questo modello, supportato dalla società, da una nuova proprietà sempre presente anche in modo silenzioso. È la vittoria di tutti, ma l’artefice maggiore di questa vittoria è sicuramente l’allenatore".
La squadra andata oltre le aspettative? "Oltre ogni aspettativa direi di no. Questa squadra ha iniziato ad avere consapevolezza quando ha giocato la finale di Istanbul. È un gruppo che è insieme da quattro anni, ha assunto grande consapevolezza e grande affiatamento ben coordinato dall’allenatore. Siamo tra le grandi e lo siamo con grande merito e con grande determinazione. Era quello che volevamo e abbiamo raggiunto l’obiettivo".
La partita più bella della carriera? "Da un punto di vista delle emozioni sicuramente sì, anche dell’adrenalina. È stato uno spot per tutto il calcio mondiale".
Questo cuore è frutto del lavoro di Inzaghi? "Certamente. Simone Inzaghi è il centro di questo modello, supportato dalla società, da una nuova proprietà sempre presente anche in modo silenzioso. È la vittoria di tutti, ma l’artefice maggiore di questa vittoria è sicuramente l’allenatore".
La squadra andata oltre le aspettative? "Oltre ogni aspettativa direi di no. Questa squadra ha iniziato ad avere consapevolezza quando ha giocato la finale di Istanbul. È un gruppo che è insieme da quattro anni, ha assunto grande consapevolezza e grande affiatamento ben coordinato dall’allenatore. Siamo tra le grandi e lo siamo con grande merito e con grande determinazione. Era quello che volevamo e abbiamo raggiunto l’obiettivo".
La partita più bella della carriera? "Da un punto di vista delle emozioni sicuramente sì, anche dell’adrenalina. È stato uno spot per tutto il calcio mondiale".
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