Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Le pagelle dell'Inter - Lautaro monumentale, ma che Sommer! Basta dubitare di Inzaghi

Le pagelle dell'Inter - Lautaro monumentale, ma che Sommer! Basta dubitare di InzaghiTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 23:54Serie A
di Ivan Cardia

Inter-Barcellona 4-3
(21’ Lautaro, 45’+1 Calhanoglu, 90’+1 Acerbi, 98’ Frattesi; 54’ Garcia, 60’ Olmo, 88’ Raphinha)

Sommer 8,5 - Sbaglierà anche Garcia, ma la parata è irreale. Tiene in piedi l’Inter con un finale strepitoso e un’altra parata da urlo su Lamine Yamal. Vibes da Julio Cesar.

Bisseck 5,5 - Un paio di errori gravi in uscita, nel complesso tiene botta su Raphinha che non è uno qualsiasi. Dal 70’ Darmian 7 - Entra e basta la sua freddezza a rimettere in carreggiata l’Inter, sarà un caso.

Acerbi 8 - C’è chi firmerebbe per averlo come quarta punta l’anno prossimo. Il pretoriano di Inzaghi firma il gol che fa rinascere l’Inter. È una rete che vale una carriera.

Bastoni 7 - Su Lamine Yamal si fatica, e non potrebbe essere altrimenti. Una chiusura clamorosa nel primo tempo in scivolata, quando si sgancia aiuta la manovra.

Dumfries 8 - L’uomo più temuto da Flick, dopo la doppietta a Montjuic: l’Inter lo cerca sempre dal fondo, funziona. Scatta coi tempi giusti e serve Lautaro per il gol che sblocca la serata. Perde Raphinha sul 3-2, si rifà con l’assist per la rete che porta la partita ai supplementari. Dal 108’ De Vrij 6,5 - Entra concentrato, freddo, ripulisce ogni briciola che gli passa davanti con attenzione chirurgica.

Barella 7 - Sombrero e tiro, barcelonista. Non sempre brillante, ma è l’unico dei centrocampisti a tenere il ritmo dei catalani, Marciniak lo ferma lanciato a rete nei supplementari.

Calhanoglu 6,5 - Quarantanovesimo rigore segnato in carriera, sei su sei in Champions: la definizione di infallibile. Perde la palla che porta al quasi rigore per il Barca nella ripresa. Dal 79’ Zielinski 6,5 - Entra e non delude. Come tutta l’Inter, non era scontato.

Mkhitaryan 7 - Da clonare. Finché ne ha, è il miglior centrocampista in campo, anche al cospetto del potenziale prossimo Pallone d’Oro. Finché ne ha: chiude in affanno e rischia su Lamine Yamal. Dal 79’ Frattesi 8 - E pensare che a gennaio voleva andare a Roma per fare il titolare. Da super-sub, segna il gol che vale la finale di Champions. Non vale di più?

Dimarco 6 - Alti in fase offensiva, bassi in difesa: è lui a rubare la palla che diventa quella dell’1-0. Ma lascia tanto spazio a Lamine e dimentica Eric Garcia sul gol che riapre la partita. Dal 55’ Carlos Augusto 5,5 - Invocato da molti perché oggettivamente in forma migliore, entra in maniera disastrosa. Poi si riprende.

Thuram 7,5 - La posizione irregolare lo assolve per la poca freddezza al cospetto di Szczesny. Novanta minuti un po’ da panterone moscione, tanti duelli aerei vinti e poco altro. Poi tira fuori dal cilindro un numero che vale il biglietto per la finale di Champions e offre a Frattesi la palla del 4-3. Cambia tutto.

Lautaro 9 - La prima istantanea è il Toro che va a rialzare Lamine da terra e gli fa capire l’andazzo. Ha fatto di tutto per esserci: giocando su una gamba, indirizza la serata con gol e rigore conquistato. Difficile ricordare una standing ovation più meritata. L’Inter gli assomiglia. Dal 70’ Taremi 7 - Per una sera entra benissimo nella partita, sia negli appoggi che nelle azioni difensive.

Simone Inzaghi 9 - Un fotogramma: fuori Calhanoglu, dentro Frattesi. San Siro dubita. Perché, diciamolo, di Inzaghi si continua a dubitare nonostante tutto, e non lo fanno solo autori di improbabili sparate a caccia di visibilità. E invece Frattesi segna il gol che vale il biglietto aereo per Monaco, e forse con la seconda finale di Champions in tre anni sarebbe anche l’ora che si smettesse di dubitare. Meriterebbe la vittoria, ma si vedrà. Alla faccia dell’annata fallimentare.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile