Lautaro: “L’avevo promesso ai miei figli”. Acerbi e Frattesi: eroi non scontati. Flick polemico

“A Lautaro e Acerbi aggiungo Frattesi, che ieri non ha fatto la rifinitura: ha stretto i denti, si è fasciato, è un esempio di tutti questi ragazzi”. Simone Inzaghi si gode con queste parole i protagonisti della sua Inter, che vola in finale di Champions League sulle ali di una serata da impresa. Per niente scontata. L’istantanea è Lautaro Martinez, in campo praticamente su una gamba e autore di una prova da 9 in pagella, che racconta così la fatica per giocare ad appena sei giorni da un infortunio che avrebbe portato a uno stop ben più lungo: “I primi due giorni ho pianto tanto, ma ho promesso alla mia famiglia, ai miei figli”.

Protagonisti non scontati. Lo è il Toro, lo sono anche gli altri match winner di serata. Perché Acerbi segna da attaccante quasi all’ultimo minuto, il vecchio leone in cui Inzaghi ha sempre creduto. E perché Frattesi a gennaio viveva male in nerazzurro, voleva andare a Roma. Ora giocherà una finale di Champions che ha contribuito a conquistare.

Flick polemico. Resta fuori il Barcellona, che come il suo fuoriclasse Lamine Yamal ha una vita davanti a sé per vincere la Champions. Hansi Flick chiude la conferenza stampa con i complimenti all’Inter, e assicura di non voler criticare troppo l’arbitraggio di Marciniak, ma lo fa: “Siamo tutti delusi, abbiamo investito tanto in questa partita. Alcune decisioni da 50-50 sono andate tutte in favore dell'Inter, ma è andata così. E sono orgoglioso della mia squadra, credo che il risultato sia ingiusto e che alcune decisioni dell'arbitro siano state ottime, ma non a nostro favore. Questo è il calcio, loro hanno meritato, come i loro tifosi. Torneremo l'anno prossimo".