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L’incredibile valzer delle panchine: Milan su Italiano (ma c’è l’alternativa), Juve su Conte (ma deve prima far spazio), Napoli su Allegri (ma non solo…), Roma su Gasp (Atalanta addio), Lazio su Sarri (il ritorno!). E tra Inter e Inzaghi…TUTTO mercato WEB
ieri alle 17:06Editoriale
di Fabrizio Biasin

L’incredibile valzer delle panchine: Milan su Italiano (ma c’è l’alternativa), Juve su Conte (ma deve prima far spazio), Napoli su Allegri (ma non solo…), Roma su Gasp (Atalanta addio), Lazio su Sarri (il ritorno!). E tra Inter e Inzaghi…

Ho fatto rapidissimi conti e con grande sorpresa (si fa per dire) mi sono reso conto che in A potrebbero saltare una dozzina di panchine. Praticamente una strage. Ma soprattutto pare che possano cambiare tutti gli allenatori delle big del campionato (o quasi). Morale, sta per tornare un grande, intramontabile classico del calcio italiano: lo straordinario “valzer delle panchine”.

Partirei da Napoli, laddove stanno giustamente godendo come ricci. Il futuro di Antonio Conte è in bilico (ebbene sì, la Juve pressa ma deve prima sistemarsi a livello dirigenziale) e comunque la cosa non sembra sconvolgere più di tanto patron De Laurentiis. Sapete perché? Perché sa fare calcio come pochi e si è già portato avanti. Il mercato promette grandi cose e la sensazione è che da quelle parti si possa aprire un lungo ciclo fatto di scelte intelligenti e lungimiranti. Con chi in panca? Allegri è il favorito, ma non è mica detto (ah, Gasp)...

La stretta attualità ci conduce all’Inter, attesa da una partita discretamente importante. Si dovrebbe pensare solo a quella ma anche in questo caso è inevitabile pensare al futuro della cadrega. Tra chi ha certezze (“Simone andrà via!”, “no, resterà!”) vi dico la mia: Inzaghi è piuttosto stanco e non potrebbe essere altrimenti dopo una stagione da 59 partite e un mare di polemiche. Spenderà le ultime energie la sera di sabato 31 a Monaco e il giorno successivo, comunque vada, farà il punto con i suoi dirigenti. A quel punto chiederà diverse cose: un nuovo contratto, magari con scadenza 2028; un mercato importante (non per forza ultra-dispendioso, ma che gli permetta di avere una rosa con qualche soluzione tecnica in più); maggiore “protezione” in caso di inevitabili trambusti mediatici. Se la società - come possibile - riuscirà a garantirgli tutto questo, allora la sua strada proseguirà in nerazzurro, viceversa si chiuderà una storia che per mille motivi meriterebbe di continuare. E se non dovessero quagliare? Anche in questo caso occhio ad Allegri…

La questione Milan resta intricata. Tare è arrivato, un tassello importante è finalmente andato a posto. Ma l’allenatore? Nelle ultime ore rimbalza forte il nome di Thiago Motta, i benissimo informati sostengono che il nuovo ds abbia un grande rapporto con l’agente dell’ex Juve e che lo abbia già contattato per farci due chiacchiere. Vero? Forse. Di sicuro la priorità resta Vincenzo Italiano, corteggiato come pochi anche nelle ultime ore. Riuscirà il buon Igli a strapparlo al Bologna? Lo scopriremo prestissimo.


E alla Roma che succede? Il post Ranieri è un enigma, da mesi si alternano nomi su nomi, in un’alternanza che smentisce tutto e tutti. Proprio Ranieri aveva parlato di un tecnico giovane ma adesso è tornato in auge Gasperini, uno che in realtà ha qualche primavera sulle spalle. Piace anche Fabregas, ma portarlo via da Como, laddove il progetto appare sempre più interessante e concreto, sembra impresa ardua per tutti. E allora restiamo sul buon Gasp che, a Bergamo, ha praticamente detto addio dopo un decennio.

Infine la Lazio. Baroni ha pagato a caro prezzo l’ultima sciagurata giornata di campionato, che è costata l’Europa ai biancocelesti e - probabilmente- la panchina all’ex Verona. Chi al suo posto? Sarri è il più probabile: il cavallo di ritorno galoppa che è un piacere.

Zaniolo, porqué?