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Ottavio Bianchi: "I cambi di panchina portano un vantaggio al Napoli. Curioso di Gasperini"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 17:15Serie A
di Yvonne Alessandro
fonte dall'inviato, Ivan Cardia

Ottavio Bianchi: "I cambi di panchina portano un vantaggio al Napoli. Curioso di Gasperini"

Ottavio Bianchi, ex calciatore di Napoli, Atalanta e Milan nonché allenatore passato per le panchine di Roma, Inter e Fiorentina, ma anche e soprattutto del Napoli campione d'Italia nel 1986-87, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti a margine del Festival della Serie A di Parma: "Napoli è sempre molto calorosa, il Napoli appartiene ai napoletani. In tutte le parti del mondo c'è stato un entusiasmo incredibile, meritato perché la squadra ha fatto delle cose molto belle ed è completamente diverso perché sono passati così tanti anni. Adesso il Napoli è una squadra completamente competitiva, tutti gli anni, e penso e spero che lo sia anche a livello europeo".

La conferma di Conte mette il Napoli davanti a tutte, visti i tanti cambi sulle altre panchine?
"Indubbiamente i cambi portano un vantaggio al Napoli, ma sa che il campionato italiano è sempre molto particolare. Non ci sono state, che io ricordi, squadre che hanno vinto l'anno seguente, tolta la Juventus... di solito l'anno dopo c'è un calo. Bisogna anche vedere gli obiettivi perché una stagione spesso e volentieri in 10 giorni ti consumi tutto, visto l'Inter in finale su tutti e tre (i fronti, ndr) e le perdi tutte e tre. Basta un infortunio, un calo di forma alla fine di un campionato così logorante e capita che ci lasci le penne. Capita, lo sport è bello anche per questo".


Fa impressione vedere 70 partite l'anno da allenatore?
"Sì, ma adesso ci sono anche 5 cambi. È metà squadra. Ecco perché gli allenatori non parlano più di titolari e riserve, ma di una rosa che magari di prima poteva essere di 15 persone adesso sono 30 persone. Questo è il problema. I costi delle società. Con 70 partite bisogna necessariamente differenziare il lavoro e giocare un po' tutti, vedi anche le grandi squadre a livello europeo hanno lo stesso problema".

La Roma la conosce bene. Il binomio con Gasperini?
"Una bella cosa, sono curioso anche io di vedere come si sviluppa. La bellezza del gioco del calcio è che tutti parlano e poi se vinci tutti stanno zitti. Certo, poi ci sono delle piazze più impegnative di altre, ma l'abilità dell'allenatore e di Gasperini è talmente elevata che saprà comportarsi benissimo anche a Roma come fatto a Bergamo".