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Risse, agenti in campo e valigette con denaro: il grande caos del calcio libico in ItaliaTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 12:27Altre Notizie
di Daniel Uccellieri

Risse, agenti in campo e valigette con denaro: il grande caos del calcio libico in Italia

La fase finale a sei squadre del campionato di calcio libico, “trasferito” in Italia grazie a un accordo tra i Governi, si è rivelata una vera commedia umana. Tra risse fra giocatori, dirigenti, allenatori, massaggiatori e tifosi, partite a porte chiuse con accesso consentito solo a ultrà e ras del petrolio, la conclusione del torneo è stata un caos. Domenica, allo stadio di Meda, la partita tra le due squadre di vertice, l’al-Ahly di Tripoli e l’al-Hilal di Bengasi, non è neppure iniziata: il Var non funzionava e le due formazioni temevano irregolarità non sanzionate. La causa reale era però un problema economico: la Federazione libica doveva ancora pagare arbitri e personale tecnico italiano. Per accelerare il recupero, un funzionario libico si sarebbe presentato addirittura con i soldi in una valigetta. Con il saldo effettuato, la finale è ora prevista per oggi a Meda, in un derby carico di tensioni tra la Tripoli del Governo di unità nazionale e la Bengasi dell’autoproclamato Esercito della Libia orientale. Seguire il campionato libico è complicato anche a causa di assenze pesanti, come quella dell’al-Ittihad, la squadra più titolata, un tempo proprietà della famiglia Gheddafi. Il livello di gioco è caratterizzato da un calcio “antico”, difensori che preferiscono spazzare via il pallone e giocatori giramondo come l’attaccante nigeriano Sunday Akinbule o l’allenatore slavo Zoran Manojlovic. La tensione è palpabile: diverse partite sospese per zuffe con interventi delle forze dell’ordine, continui problemi tecnici e conflitti tra tifosi. Un’amara realtà che il nostro amico libico riassume così: “Il nostro calcio è questo”. Nonostante tutto, il pallone rimane un simbolo importante di unità e uguaglianza, una magia che, idealmente, dovrebbe unire. Lo riporta Il Corriere della Sera.