
Inter e Milan, slitta a settembre la decisione sul nuovo San Siro: ci sono due rischi
Il futuro di San Siro rimane appeso a rigide tempistiche, ma da Inter e Milan trapela fiducia circa l'esito della vicenda. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, c'è un po' di grigiore attorno al progetto di edificazione del nuovo impianto per via di alcuni rallentamenti dovuti a indagini della Procura sull’urbanistica cittadina.
Le discussioni in Giunta e Consiglio comunale, infatti, sono slittate a settembre, perciò si è ridotta la finestra temporale utile per il rogito con le banche coinvolte nella compravendita dell'impianto di San Siro. Ad ogni modo l'iter va completato entro e non oltre il 10 novembre, ossia il giorno in cui scatterà il vincolo sul secondo anello. Perché se mai dovesse accadere, a quel punto una parta del Meazza non potrebbe essere più demolito in quanto patrimonio d'interesse culturale.
Non c'è tempo da perdere, ma intanto il Tar della Lombardia ha rigettato la sospensiva sulla vendita presentata dal comitato 'Sì Meazza' e anche la UEFA, che ha bocciato l'attuale San Siro per Euro2032, spinge affinché si arrivi alla costruzione di uno stadio nuovo. Tutto però passa dall'approvazione della politica, perché è necessaria la maggioranza dei voti per procedere con tutto il processo di abbattimento e relativa costruzione. Il sindaco Sala si affida all'appoggio di 31 consiglieri comunali su 48 e certamente sei di questi sono a sfavore. Quindi al pelo.
Intanto Inter e Milan possono contare su un progetto innovativo e al passo con i tempi, affidato all'architetto di fama mondiale Norman Foster. Il nuovo stadio avrà circa 70mila posti e dovrebbe essere eretto nel Parco dei Capitani e nel parcheggio dell’attuale impianto.
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