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Inter-Lazio è anche Marotta contro Lotito: non si sono mai stati simpaticiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 10:30Serie A
di Ivan Cardia

Inter-Lazio è anche Marotta contro Lotito: non si sono mai stati simpatici

Inter-Lazio è anche la sfida tra i due presidenti. Beppe Marotta e Claudio Lotito, due che non si sono mai piaciuti e non lo hanno mai nascosto. Infiniti gli attriti, spesso ben poco oltre i toni istituzionali. Tutto nasce in estate, nel 2014: in FIGC si deve scegliere il nuovo presidente, Marotta e Lotito - come oggi - sono su fazioni opposti. Il primo, all’epoca amministratore delegato della Juventus, sostiene Demetrio Albertini, mentre Lotito appoggia Tavecchio. Sono i giorni in cui il presidente laziale è sempre presente quando si parla di nazionale, si fa fotografare con la tuta federale, Marotta lo critica per l'eccessivo presenzialismo e l’altro, imbeccato da un cameraman fuori da via Rosellini, se ne esce malissimo: “Con un occhio gioca a biliardo e con l'altro mette i punti”. La vicenda si chiuderà con multe da diecimila euro per Lotito e per la Lazio, ma senza querela di Marotta, negata dalla Figc, nell'irritazione di casa Juve, perché avrebbe violato la clausola compromissoria: ”È paradossale - dice Marotta - che una persona ne offenda un’altra con una multa e io rischierei un anno di squalifica se adissi le vie legali”. Nuovo atto a gennaio 2018, sempre in Lega: sul tavolo ci sono i diritti Tv, la discussione si prolunga e Lotito la chiude a modo suo: «Qua so' tutti impiegati». A differenza sua, che della Lazio è proprietario. Il destinatario è proprio Marotta, che non la prende molto bene: rissa sfiorata, è necessario separarli. Nemmeno i tempi duri del Covid ammorbidiscono i toni: a marzo 2020, Lotito vuole far ripartire a tutti i costi il campionato. Dopo aver battibeccato con Andrea Agnelli - che gli risponde col celebre “Ora sei anche virologo” -, Lotito se la prende con Marotta, nel frattempo passato all'Inter ma in linea col suo ex club all’insegna della massima prudenza: “A te che te frega, hai già mandato via tutta la squadra”. Irritazione in casa Inter. A maggio 2021 è Simone Inzaghi a riaccendere la rivalità: Marotta lo chiama mentre è a cena con Lotito e gli propone la panchina dell'Inter. Solo il mercato - leggasi Correa e Acerbi - sanerà la frattura. È l'unico tratto in comune fra Lotito e Marotta: il calcio è un affare. Ma non è finita qui: a febbraio 2024 Lotito chiede le dimissioni del secondo dal ruolo comune di consigliere federale, dopo l'incontro tra il presidente federale Gabriele Gravina e le big. Richiesta inesaudita, mentre il vento in A cambia: Lotito, in Lega, è oggi in minoranza. Marotta guida, a braccetto con la Juve, una nuova maggioranza, che ha prima eletto Ezio Simonelli, salutando il lotitiano Lorenzo Casini, e poi rieletto Gravina al vertice della FIGC. Mentre il suo avversario ha il mercato bloccato.