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Italia, Soncin: "Viviamo un momento magico. Col Brasile gara intensa e fisica"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 18:20Calcio femminile
di Tommaso Maschio

Italia, Soncin: "Viviamo un momento magico. Col Brasile gara intensa e fisica"

Dopo il pareggio per 1-1 contro il Giappone, l'Italia Femminile scenderà in campo domani per un'altra gara di grande fascino e respiro internazionale come quella contro il Brasile (ore 18:15, diretta su Rai 2) in programma al Tardini di Parma. Una sfida che ci proietta già verso il Mondiale del 2027 che sarà ospitato proprio dal grande paese sudamericano e che è l'obiettivo del nuovo ciclo della Nazionale. Alla viglia del match in conferenza stampa parlerà il ct Andrea Soncin. Inizia la conferenza stampa del ct azzurro: "Non conosco ancora i dettagli, ma come anticipato è qualcosa di fantastico. Mi sono venuti i brividi e mi vengono ancora a pensare di fare il tedoforo, è un qualcosa che condivido non solo. Si tratta di qualcosa che rappresenta un sogno fin da bambino, tutti gli sportivi vivono di sogni e desideri e portare quella fiamma rappresenta tutti i valori dello sport". Quattro debuttanti a Como. Ce ne saranno altre? "Innanzitutto le debuttanti sono qui per merito e non per mancanza di qualcuno, sono ragazze che stanno facendo molto bene nei loro club, che stanno dimostrando di avere maggiore considerazione da parte mia. Sarà un'altra partita di valore altissimo che ci permetterà di fare esperienza. E magari qualche ragazza che non ha giocato col Giappone sarà impiegata, non c'è la possibilità di fare giocare tutte, ma c'è la soddisfazione di vedere un gruppo determinato e voglioso di vestire questa maglia e che vuole mettermi in difficoltà". L'ultimo precedente contro il Brasile non è stato positivo. Ora le cose sono cambiate? "Non conosco quello che è successo prima e non posso giudicarle. Il presente dice che il clima è fantastico in tutto il gruppo squadra e stiamo cercando di continuare ad alimentarlo. Le giovani portano energie fresche e nuove per farlo e permette a tutte che bisogna vivere lo sport quotidianamente. Sono quasi commosso a raccontare il nostro gruppo squadra". Dove vuole arrivare Soncin? "Mi sto emozionando, sento di diventare rosso e mi viene da piangere. C'è sempre chi è esposto maggiormente mediaticamente e in questo caso è il ct. Ma in tutti i momenti che ho vissuto in prima persona è come se ci fossero tutte le ragazze. Sono un sognatore da allenatore come ero ambizioso da giocatore, non mi pongo limiti. Ma sono anche concreto e ho la consapevolezza che solo il lavoro quotidiano può portarci ad arrivare a certi obiettivi e traguardi. Stiamo vivendo un momento magico e lo voglio condividere con tutte le ragazze perché sono loro le protagoniste in campo e loro fanno sognare i bambini e le bambine". Quanto è complicato tornare a preparare le amichevoli? Quali indicazioni si aspetta da questa gara? "Non abbiamo avuto difficoltà d'approccio perché le ragazze sono tornate vogliose di vestire questa maglia. Contro il Giappone non ci sono stati problemi anche se siamo andati a fasi alterne, mentre domani ci aspetta una gara diversa, più intensa sia fisicamente sia sui duelli, ma abbiamo le qualità di far valere le nostre qualità e il nostro gioco. C'è grande fiducia e ottimismo perché abbiamo lavorato su ogni dettaglio, poi ovviamente il risultato andrà a determinare la bontà di quanto fatto finora". Ci deve essere l'ambizione e l'arroganza di poter vincere un Mondiale? "Ti ringrazio per la domanda diretta, ma ti rispondo come prima dell'Europeo. Volevamo fare un torneo da protagoniste e arrivare fino in fondo. I sentimenti negativi dopo la semifinale vanno a darti la risposta perché c'era la consapevolezza di poterlo fare. Ora dobbiamo conquistare la possibilità di andare in Brasile e poi giocarci al meglio la semifinale che ci sarà in Brasile per arrivare fino in fondo con tutte le esperienze che stiamo facendo. Vogliamo gestire al meglio l'ultimo minuto della semifinale a differenza di quanto successo con l'Inghilterra". C'è un accorgimento tattico su cui avete lavorato maggiormente? "Il calcio è un adattamento continuo, abbiamo dei principi di gioco che portiamo avanti da tempo, ma ogni avversario ci porta a trovare gli adattamenti giusti. Abbiamo lavorato su questo, sui duelli sia difensivi che offensivi, per domani e dovremo essere brave a trovare le linee di passaggio per giocarci i duelli con le nostre armi e le qualità delle nostre giocatrici". Avete riflettuto su qualcosa che non avete fatto al meglio contro il Giappone? "Siamo state discontinue nella sfida contro le nipponiche, a volte arrivavamo con un tempo in ritardo subendone le conseguenze e abbassandoci troppo. Abbiamo analizzato tutto a livello di squadra e individuale, perché ritengo fondamentale mettere al centro la persona. Il miglioramento personale va a incidere anche sul miglioramento collettivo. Ho uno staff di altissimo livello e con grandi competenze che supporta la crescita di tutte".