L’Inter abbatte la Fiorentina. Qualità al potere con Calhanoglu e Sucic
La Curva Nord torna a cantare e l’Inter risorge dalle ceneri. La doppietta di Calhanoglu e la delizia di Sucic stendono la Fiorentina rimasta in piedi solo grazie a David De Gea. Il portiere spagnolo è stato il migliore in campo fino alla rete spacca partita del turco, un tuono che ha tolto la ruggine di dosso all’Inter abbattendo il fortino traballante costruito da Stefano Pioli. Da lì i poi i nerazzurri hanno legittimato il risultato. Raddoppio del croato con una giocata di classe pura, impreziosita da un dribbling di suola prima di depositare all’angolo. Tris su calcio rigore ancora di Calhanoglu per mettere totalmente in ghiaccio la gara e far precipitare nel baratro la Viola. La squadra di Cristian Chivu ha preso per il bavero l’avversario gestendo meglio anche l’emotività della partita. Con l’attacco ancora a corrente alternata la spina dell’elettricità è stata accesa dal centrocampo. Chivu vede la vetta da soli tre punti e sia Napoli che Roma guardano lo specchietto retrovisore.
Nervosismo e gestione, nel segno di Cristian Chivu
Un dettaglio ha colpito nel segno nella serata di San Siro. Quando dopo il silente check del Var non è stato assegnato il rigore ai nerazzurri, per una trattenuta imprudente di Comuzzo su Pio Esposito, tutto il Meazza ha cominciato a ruggire. L’unico a mantenere la calma con ampi gesti, è stato Cristian Chivu, capace di placare subito il nervosismo serpeggiante di Lautaro e Martinez e compagni. Un momento di svolta della partita, dato che poco dopo Calhanoglu, ormai arrivato a cinque marcature in Serie A, ha trovato il destro spartiacque. Un salto di maturità in più rispetto ad altri precedenti in cui l’Inter si è arrovellata nella sua emotività.
Bisseck c’è, Chivu lo esalta: “Ha tutto per giocare ad alti livelli”
Moise Kean non era un cliente facile, ma Yann Bisseck ha risposto presente. Il difensore tedesco ha offerto una prova di sostanza e velocità, il migliore del pacchetto arretrato insieme ad Akanji. Un lavoro esaltato anche da Chivu in conferenza stampa evidenziando come possa migliorare ancora e abbia tutti i mezzi per giocare ad alti livelli. Vederlo centrale non è un’utopia e, come confermato dallo stesso allenatore rumeno, non è un esperimento.
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