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Ronaldo, il Fenomeno: "Snobbato dal Barça. Col Real abbiamo cambiato il calcio"
Al netto della parentesi con la maglia dell'Inter gran parte della carriera di Ronaldo, il Fenomeno, si è svolta in Spagna. Prima da calciatore di Barcellona e Real Madrid e adesso come presidente e proprietario del Valladolid. Di tutto questo il brasiliano ha parlato nel corso di un'intervista:
L'addio al Barcellona?
"Avevo già firmato un contratto a fine stagione per il rinnovo. Poi partì in nazionale con il Brasile e cinque giorni dopo mi chiamarono dicendomi che non se ne faceva più niente. Non ho mai avuto la possibilità di decidere. Io volevo rimanere, ma il club non mi considerava come io volevo. Quindi alla fine non ho potuto far nulla".
La scelta del Real Madrid dopo l'addio all'Inter?
"In Nazionale Roberto Carlos mi ha sempre spiegato cosa significasse giocare nel Real Madrid e questo ha influito molto. Anni dopo ho voluto vederlo con i miei occhi. Sono arrivato al Real Madrid e ho scoperto un club molto più grande di come lo descriveva Roberto Carlos e di come lo immaginavo io".
I Galacticos?
"Ci si aspettava molto da quella squadra. Alla fine siamo stati spettacolari. Siamo stati una generazione vincente, che ha cambiato l'industria del calcio".
Il mio Valladolid?
"Qui a Valladolid vogliamo uscire dalla dimensione regionale. Puntiamo ad un livello nazionale e poi a diventare internazionali. Da Florentino Perez ho imparato molto. Perché io la chiave del progetto dei 'Galacticos' Io cerco di mettere in pratica le sue idee qui perché sono innovative ancora oggi".
L'addio al Barcellona?
"Avevo già firmato un contratto a fine stagione per il rinnovo. Poi partì in nazionale con il Brasile e cinque giorni dopo mi chiamarono dicendomi che non se ne faceva più niente. Non ho mai avuto la possibilità di decidere. Io volevo rimanere, ma il club non mi considerava come io volevo. Quindi alla fine non ho potuto far nulla".
La scelta del Real Madrid dopo l'addio all'Inter?
"In Nazionale Roberto Carlos mi ha sempre spiegato cosa significasse giocare nel Real Madrid e questo ha influito molto. Anni dopo ho voluto vederlo con i miei occhi. Sono arrivato al Real Madrid e ho scoperto un club molto più grande di come lo descriveva Roberto Carlos e di come lo immaginavo io".
I Galacticos?
"Ci si aspettava molto da quella squadra. Alla fine siamo stati spettacolari. Siamo stati una generazione vincente, che ha cambiato l'industria del calcio".
Il mio Valladolid?
"Qui a Valladolid vogliamo uscire dalla dimensione regionale. Puntiamo ad un livello nazionale e poi a diventare internazionali. Da Florentino Perez ho imparato molto. Perché io la chiave del progetto dei 'Galacticos' Io cerco di mettere in pratica le sue idee qui perché sono innovative ancora oggi".
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