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Torino, ritorno al passato: 3-5-2 con Zaza e Belotti. E il Gallo sogna quota 100
Una settimana per “ricaricare le batterie”, ora Andrea Belotti è pronto per la sfida di lunedì contro la Sampdoria. “Sta bene, sarà il nostro fiore all’occhiello per la prossima gara di campionato” spiegava Francesco Conti, il vice di Marco Giampaolo, subito dopo il passaggio agli ottavi di finale di coppa Italia ottenuto con la vittoria contro la Virtus Entella. Così, il Gallo potrà riprendere da dove aveva interrotto: a San Siro contro l’Inter, infatti, avrebbe provato a raggiungere due traguardi storici.
Un obiettivo sarebbe stato centrato mettendo piede in campo: alla prossima presenza scatteranno i 200 gettoni con la maglia granata. E’ il simbolo del Toro di oggi, Belotti, arrivato sotto la Mole nell’estate del 2015 e giunto alla sesta stagione con il club di via Arcivescovado. E, soprattutto, il Gallo vuole continuare a scalare la classifica dei marcatori di tutti i tempi. E’ arrivato a quota 98, mancano due reti per fare cifra tonda: raggiungerebbe così l’ottavo posto in graduatoria e Adolfo Baloncieri, al Toro tra gli anni Venti e Trenta. Ed è facile, di conseguenza, calcolare la sua media gol in granata, praticamente di una marcatura ogni due partite giocate. Sullo sfondo c’è sempre la questione del contratto da rinnovare, con quello attuale che ha scadenza 2022. E lunedì, intanto, Belotti al suo rientro troverà un nuovo, vecchio compagno.
Perché il Toro sta cambiando pelle, la strada del 3-5-2 è ormai segnata. “Nessuno dorme, si è valutato di cavalcare un’altra strada senza rinnegare quanto fatto in precedenza – ha spiegato Conti – e noi vogliamo percorrere la via più funzionale”. Ha dato buoni segnali contro l’Inter per un’ora, è stato riproposto in coppa Italia contro la Virtus Entella: almeno finché non rientrerà chi è in grado di interpretare il ruolo di trequartista, alias Lukic e Gojak, si andrà avanti con questo sistema di gioco. E, più ancora di Verdi, la spalla migliore individuata per affiancare Belotti è proprio Zaza. “Ha trascorso un lungo periodo di inattività, ma si impegna molto e dà risposte concrete in partita e in allenamento: contiamo su di lui perché è un punto di forza di questa squadra” le parole di Conti che sanno tanto di investitura a titolare. E i numeri danno ragione allo staff di Giampaolo: tornato dal Coronavirus, l’ex Valencia due gol in cinque giorni, oltre all’assist vincente per il raddoppio di Bonazzoli in coppa. Dopo le tante critiche ricevute in oltre due anni di Toro, Zaza vuole prendersi le sue rivincite. A cominciare proprio dalla Sampdoria, squadra dove è cresciuto e che per poco non beffava il presidente Cairo nell’estate del 2018.
Un obiettivo sarebbe stato centrato mettendo piede in campo: alla prossima presenza scatteranno i 200 gettoni con la maglia granata. E’ il simbolo del Toro di oggi, Belotti, arrivato sotto la Mole nell’estate del 2015 e giunto alla sesta stagione con il club di via Arcivescovado. E, soprattutto, il Gallo vuole continuare a scalare la classifica dei marcatori di tutti i tempi. E’ arrivato a quota 98, mancano due reti per fare cifra tonda: raggiungerebbe così l’ottavo posto in graduatoria e Adolfo Baloncieri, al Toro tra gli anni Venti e Trenta. Ed è facile, di conseguenza, calcolare la sua media gol in granata, praticamente di una marcatura ogni due partite giocate. Sullo sfondo c’è sempre la questione del contratto da rinnovare, con quello attuale che ha scadenza 2022. E lunedì, intanto, Belotti al suo rientro troverà un nuovo, vecchio compagno.
Perché il Toro sta cambiando pelle, la strada del 3-5-2 è ormai segnata. “Nessuno dorme, si è valutato di cavalcare un’altra strada senza rinnegare quanto fatto in precedenza – ha spiegato Conti – e noi vogliamo percorrere la via più funzionale”. Ha dato buoni segnali contro l’Inter per un’ora, è stato riproposto in coppa Italia contro la Virtus Entella: almeno finché non rientrerà chi è in grado di interpretare il ruolo di trequartista, alias Lukic e Gojak, si andrà avanti con questo sistema di gioco. E, più ancora di Verdi, la spalla migliore individuata per affiancare Belotti è proprio Zaza. “Ha trascorso un lungo periodo di inattività, ma si impegna molto e dà risposte concrete in partita e in allenamento: contiamo su di lui perché è un punto di forza di questa squadra” le parole di Conti che sanno tanto di investitura a titolare. E i numeri danno ragione allo staff di Giampaolo: tornato dal Coronavirus, l’ex Valencia due gol in cinque giorni, oltre all’assist vincente per il raddoppio di Bonazzoli in coppa. Dopo le tante critiche ricevute in oltre due anni di Toro, Zaza vuole prendersi le sue rivincite. A cominciare proprio dalla Sampdoria, squadra dove è cresciuto e che per poco non beffava il presidente Cairo nell’estate del 2018.
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