
Comolli un mix di chiarezza e fermezza, Zhegrova-Openda voglia di Juve
Comolli si conferma l'uomo giusto al vertice dell'aera sportiva, i neo acquisti Zhegrova e Openda sono entusiasti di essere sbarcati nel mondo Juve. Il direttore generale bianconero prosegue sulla scia del binomio sostenibilità-competitività imposto da John Elkann. In chiave Fair Play finanziario e comunque in generale per mettere a posto i conti. L'obiettivo della società è l'utile di bilancio nel 2027, quanto meno il pareggio. Bisognerà proseguire su questa strada, poi si vedrà. In questa ottica, il dirigente francese ha spiegato chiaramente il mercato. Scelte mirate in entrata, in uscita e abilità nel non farsi “ricattare” dagli altri. Per esempio si è deciso di tenere Vlahovic, anziché cederlo attraverso una sanguinosa rescissione consensuale, come avrebbe voluto il suo agente. Per non parlare della questione Kolo Muani, rispetto al quale la Juve non ha assecondato le richieste del Psg. A proposito, Comolli ha negato scorrettezze da parte sua in fase di trattativa, smentendo di fatto il presidente dei transalpini Al Khelaifi, il grande accusatore. Ora si aspettano i risultati della squadra, qualificarsi alla Champions League è il minimo sindacale. Guai però a considerare mission impossibile lo scudetto, come ha detto Tudor. “Non serve parlare di obiettivi, ma raggiungerli”. Sembra un ritorno all'antico in tutti i sensi.
Zhegrova e Openda. I due giocatori acquistati nelle ultime ore di mercato hanno fatto una buona impressione in sede di presentazione alla stampa. La grande voglia di Juve è l'elemento evidenziato davanti a microfoni e taccuini. Il kosovaro, ancora indisponibile per i guai fisici, è stato convinto dal progetto bianconero e non vede l'ora di scendere in campo. Addirittura ha parlato di sogno ricordando il primo contatto con Comolli e Chiellini. Insomma, l'ex Lille è orgoglioso di aver scelto la Juve, respingendo di fatto la corte del Marsiglia. Sulla stessa lunghezza d'onda Openda. “So di essere in uno dei club più importanti d'Italia. E' la tappa più importante della mia carriera”. Il belga freme, preferisce il ruolo da numero 9, ma precisa di essere flessibile. Sembra una candidatura per un posto da titolare contro l'Inter. La possibilità è concreta, soprattutto se Tudor sceglierà un atteggiamento meno conservativo, affidandosi al doppio attaccante. Insomma, la Juve ha ancora appeal e la voglia di questi nuovi acquisti è la vitamina giusta per proseguire sulla scia della ricostruzione. Servono giocatori affamati, soprattutto orgogliosi di vestire una maglia così prestigiosa come quella bianconera. Tutti i propositi devono essere declinati alla vittoria, questo è scontato. I tifosi sono stanchi di vedere gli altri alzare trofei. La fermezza di Comolli da una parte, l'entusiasmo dei giocatori dall'altra. Chi ben comincia è a metà dell'opera.







