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tmw / juventus / Editoriale
Una ripresa da Juve (ma non basta)TUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:01Editoriale
di Mirko Nicolino
per Bianconeranews.it

Una ripresa da Juve (ma non basta)

Dai sonori fischi del primo tempo a un secondo convincente contro il Pafos: la Juventus raddrizza la classifica di Champions, ma non è guarita

La Juventus ottiene la seconda vittoria consecutiva in Champions League e lo fa però confermandosi ancora una volta Dr. Jekyll e Mr. Hide. Nella prima frazione di gioco tanto possesso sterile e diversi rischi in difesa, con il Pafos che colpisce un palo e crea almeno altre 3-4 occasioni nitide da gol. Per i bianconeri ci prova Yildiz con uno dei suoi tiri a giro, ma è soprattutto David ad avere la palla del vantaggio tra i piedi, sprecando (e non è la prima volta malamente). Zhegrova, tanto agognato da tifosi e stampa, si è reso protagonista solo di qualche sprazzo e due conclusioni non andate a segno.

La parentesi del kosovaro dura solo 45 minuti, perché Spalletti nella ripresa ridisegna la Juve con un'impostazione a quattro, facendo in primis entrare Conceicao e la manovra ne risente positivamente. Il portoghese ingaggia un duello tutto lusitano con Correia e lo vince molto spesso. Un po’ come accade spesso quando gli avversari non sono una squadra top, insomma, meno quando la Juve gioca contro avversari di caratura superiore. Nonostante ancora qualche pericolo, arriva finalmente il gol che stappa la partita e lo mette a segno l’imprescindibile (per qualsiasi allenatore della Juventus) McKennie, autore di una giocata da vero rapinatore d’area di rigore.

Il match cambia e si aprono più spazi per le ripartenze della Signora, che chiude i conti con David dopo un’azione ben manovrata in seguito a un recupero palla veloce. Ci sarebbe tempo anche per rimpinguare il bottino, ma alla fine va più che bene così considerato il primo tempo irricevibile e i giusti fischi dello Stadium. Questa squadra continua ad avere importanti lacune tecniche, si commettono errori non da Juve e c’è spesso tanta confusione dettata dalla voglia probabilmente di strafare e dimostrare.

Insomma, rimangono tanti dubbi sul cammino stagionale, soprattutto dal punto di vista caratteriale. Se, come dice Spalletti, alcuni concetti non si riescono ad acchiappare se non per azioni sporadiche, la strada per la rinascita rimane ancora molto lontana. Importante comunque aver raddrizzato la classifica di coppa, anche se serve ancora una vittoria almeno nelle prossime due gare. E intanto c’è il Bologna che è da battere per riaprire il discorso qualificazione Champions. Altrimenti il rischio è quello di intravedere i fantasmi di Ferrara e Zaccheroni.