La Juve sbanca Bologna dopo quattro anni di pareggi
A Bologna si è rivista una Juve (più) coraggiosa, aggressiva e vincente, in linea con quanto auspicato dall'azionista di maggioranza, nonché proprietario del club John Elkann, nel weekend più “incandescente” della recente storia bianconera. La ritrovata vitalità è scaturita anche dal martellamento ripetuto di Spalletti e in parte da un Bologna affaticato dall'ultimo impegno europeo di giovedì scorso in trasferta. Italiano non ha vantato alibi, ma ha alzato uno strato di protezione sul gruppo capace di rispondere colpo su colpo alla grinta di Yildiz e compagni, rimasti sempre in partita anche nei momenti più difficili del primo tempo, quando i rossoblù hanno cercato di portare il match dalla loro con tutta l'energia rimasta. Il pareggio sembrava potesse condizionare anche la ripresa e invece la determinazione dei bianconeri ha trovato la svolta con l'ingresso di Cabal e quel colpo di testa che pesa quanto i tre punti raccolti. Gli altri aspetti positivi sono il ritorno in campo di Bremer a metà ripresa e la migliore prestazione di Openda, rispetto a David, nel giocare faccia alla porta, al punto da procurarsi diverse azioni pericolose e il fallo da ultimo uomo costato il rosso al centrale difensivo rossoblù. Testa e condizione sembrano agevolarlo anche in vista della Roma nel prossimo turno casalingo. Occasione irripetibile per risucchiare in basso un'altra pedina dell'alta classifica.
Tether – Il weekend calcistico era cominciato con la turbolenza della richiesta di acquisizione del club. Questione di cuore, di legame con la storia e di rispetto per quell'ultima “raccomandazione” dell'Avvocato Agnelli – di tenersi stretta la Juventus quale ricordo di una passione trasmessa da “nonno” a “nipote”. E così sarà, almeno nel breve, come dichiarato con un tono di voce inedito da John Elkann. «La Juve, la nostra storia, i nostri valori non sono in vendita», ecco le fondamenta della risposta dettata dalla volontà di Tether, il colosso delle stablecoin, di passare ai fatti dopo l'ingresso ufficiale in Società. Exor insomma, al momento, non ha intenzione di cedere il Club e se dovesse cambiare idea non lo farà alle “basse” condizioni proposte nel primo vero assalto da parte degli interessati all'acquisto e forse anche di chi potrebbe “velare” la sua presenza dietro l'operazione. Nulla di inverosimile pensare anche all'ex presidente Andrea Agnelli.






