Bene la Next Gen, ma per vincere serve il giusto mix
Andrea Agnelli traccia la strada del futuro, sottolineando l'importanza della Next Gen per sfornare campioni in casa propria e allo stesso tempo risparmiare. Così si crea patrimonio, sulla scia di una politica indirizzata alla sostenibilità, inevitabile considerando il momento storico sotto il profilo economico-finanziario. Il punto è proprio questo. Fagioli, Miretti e gli altri ragazzi sono una splendida realtà, ma la vecchia legge bianconera di bonipertiana memoria impone comunque di vincere. E' stato lo stesso Presidente a ricordarlo, attraverso una lettera indirizzata agli azionisti qualche settimana fa. Per coniugare la doppia esigenza serve quindi la giusta miscela tra giovani con grosse potenzialità e chi campione già lo è.
In questo quadro s'inserisce la necessità di mettere a segno almeno un colpo top l'anno. Il prossimo potrebbe essere Milinkovic Savic. Obiettivo non facilmente raggiungibile, considerando che bisogna trattare con Lotito. Serve la cessione di qualche elemento (Mckennie?) e magari non rinnovando Rabiot si risparmia a livello di ingaggio. Così la Juve potrà accumulare il tesoretto necessario per dare l'assalto al centrocampista. A proposito, oggi la Serbia deve battere il Camerun per sperare ancora nella qualificazione. Dopo l'esordio deludente contro il Brasile ci si aspetta il riscatto. Stoikovic si aggrappa proprio al giocatore della Lazio, a Kostic (ko nel primo match) e Vlahovic, uno spezzone contro i verdeoro, complice la pubalgia che lo tormenta. Il ct su Dusan: “Era la 30%, ora è cresciuto”. Parte dalla panchina.