Il 3-5-2 rischia di diventare un equivoco tattico: Allegri cambia modulo?

Il 3-5-2 che fino a non molto tempo fa sembrava dare solidità e garanzie, soprattutto in termini di risultati, si è sciolto completamente davanti alle prime difficoltà. Il Napoli ha fatto capire alla Juventus che non basta chiudere le prime linee di passaggio per portare a casa un risultato utile, specie se non si riesce mai ad alzare di qualche metro il baricentro. Contro l'Atalanta si è vista una squadra migliore, in grado di stare più alta e ribattere colpo su colpo, ma anche in quella situazione, la Juve ne è uscita con ben tre gol subiti. L'apoteosi di questo momento negativo è arrivata ieri, quando il Monza è riuscito ad imporsi per 2-0 senza neanche troppe fatiche all'Allianz Stadium. La sensazione è che questo schieramento tattico sia una forzatura per i bianconeri, che vanno in difficoltà anche solo su una semplice ripartenza e, stando troppo bassi nelle posizioni, non riescono a produrre azioni offensive con concretezza e continuità.

Tutti questi limiti si sono palesati ulteriormente nella giornata "no" di Di Maria, il vero faro delle manovre offensive della Juventus che ieri è andato molto a sprazzi (meglio nel secondo tempo, senza dubbio), ma che - in generale - è spesso poco supportato dai compagni. Riportare la difesa a 4, magari con un 4-3-3 o un 4-2-3-1, potrebbe permettere a Di Maria e Chiesa di esprimere al meglio il proprio talento offensivo, al servizio di una punta tra Milik e Vlahovic, o anche entrambi insieme contemporaneamente, in base alle esigenze del momento. La Juventus, adesso, è chiamata a invertire la rotta.