Tuttosport analizza le valutazioni 'fantasiose' di Chinè: da Vrioni a Brunori, passando per Barbieri

Quando nell'aprile scorso la Juventus e gli altri club coinvolti nelle indagini sulle plusvalenze erano stati assolti, si era sottolineato ancora una volta come fosse impossibile dare un valore oggettivo ai calciatori, smontando l'assunto, quanto meno ardito di appellarsi al sito Transfermarkt come giudice assoluto di tali valori. Adesso che la Corte d'Appello ha però deciso di sovvertire, solo nel caso dei bianconeri, quella decisione, tornano alla luce le valutazioni fatte ai suoi tempi dal Procuratore Federale Giuseppe Chinè. Valutazioni che, in un'analisi approfondita, Tuttosport definisce fantasiose, ecco alcuni dei casi più eclatanti. Il primo è quello di Vrioni, che la Juve aveva acquistato dalla Sampdoria per 4 milioni di euro e Chinè aveva valutato al massimo 600mila euro...peccato che dopo una stagione da capocannoniere in Austria, l'attaccante sia poi passato in MLS, al New England, per ben 3,7 milioni. Discorso simile per Brunori, finito sotto la lente d'ingrandimento di Chinè dopo l'acquisto dal Pescara per 2,8 milioni di euro e valutato dal Procuratore appena 400mila euro.

Parliamo dello stesso Brunori per il quale si sono dati battaglia club di Serie B e Serie A dopo un anno solare da 30 reti, e passato poi al Palermo, con cui quest'anno in cadetteria ha messo a referto già 13 reti e 3 assist, per 2 milioni più bonus. Si parla infine di Tommaso Barbieri, acquistato dalla Juventus per 1,4 milioni di euro dal Novara e valutato da Chinè 600mila euro. Proprio quel Barbieri che ha già esordito in Champions ed è in odore di prima squadra per la prossima stagione. Insomma, alla luce di questi fatti, basati sui numeri in campo e non su quelli di un sito portato avanti da appassionati, appare chiaro che le valutazioni del Procuratore Federale siano quanto meno opinabili.