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Il Pagellone stagionale dei portieri e difensori: Danilo leader, Alex Sandro disastrosoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 9 giugno 2023, 00:39Primo piano
di Enrico Scarponi
per Bianconeranews.it

Il Pagellone stagionale dei portieri e difensori: Danilo leader, Alex Sandro disastroso

Finita la stagione 2022/2023 è arrivato il momento delle pagelle stagionale partendo dai portieri e dai difensori.

Szczesny 6,5: La sua stagione comincia con un paio di infortuni che inizialmente lo limitano: nel complesso alterna prestazioni ottime, come a Siviglia, ad altre insufficienti come contro l'Atalanta nella partita post penalizzazione di gennaio. Il suo carattere chiuso gli fa soffrire la situazione societaria oltremodo come dimostra l'attacco di panico contro lo Sporting, brillantemente risolto.

Perin 7: Sfrutta qualche infortunio del collega polacco e nel corso della stagione, non sbaglia mai una prestazione facendo pensare anche ad una sua promozione come primo portiere. Mattia, invece, ha perfettamente compreso il suo ruolo e si riaccomoda in panchina senza mai fare polemica. Il rigore parato a Jovic contro la Fiorentina e i due miracoli contro lo Sporting le perle stagionali.

Pinsoglio s.v: Non riesce a debuttare neanche nell'ultima partita di campionato, ma Carlo è sempre utilissimo per l'unione del gruppo e il suo continuo incitamento verso i suoi compagni.

Danilo 7: Le tante assenze di Bonucci lo rendono il capitano della Juventus: lui lo merita sul campo con il carattere e la grinta del leader e con prestazioni quasi sempre impeccabili, nonostante Allegri lo sposti spesso in ogni ruolo del pacchetto arretrato. Utilissimo anche nelle aree di rigore avversarie come dimostrano i 3 gol in campionato.

Bremer 5,5: Prima stagione con tanti problemi per il brasiliano, soprattutto per il modo diverso di difendere rispetto alle sue caratteristiche. Alcune volte non si dimostra forte caratterialmente perchè alla Juve ogni errore te lo fanno pagare, migliora quando Allegri cambia modulo: dopo la sosta natalizia ha un mese di gennaio terrificante, dove Osimhen lo sovrasta, poi migliora fino al fallo di mano contro l'Inter che cambia l'inerzia della stagione. Ha ampi margini di miglioramento anche nella costruzione del gioco.

Gatti 6: Nella prima fase della stagione soffre il grande salto da Frosinone e sembra non adatto a questi palcoscenici: l'errore grave di Monza e alcune letture difensive sbagliate sembrano certificare la sua bocciatura. Ma Federico è un testardo e in inverno accumula tante panchine, ma anche tanto lavoro in allenamento che lo mgliora.In primavera si trasforma e fornisce ottime prestazioni e esperienza internazionale diventando decisivo con i gol allo Sporting e al Siviglia.

Rugani 6: Il pregio di Daniele è quello di non fare mai polemica per le decisioni: è la riserva perfetta per un allenatore, lavora duramente ogni giorno per farsi trovare pronto nelle poche occasioni che gli vengono concesse. E quest'anno non sbaglia praticamente mai non sfigurando al cospetto del capocannoniere del campionato Osimhen.

Bonucci 5: Poco presente per via dei tanti infortuni che stanno caratterizzando questi ultimi anni, le sue prestazioni sono sempre poco convincenti: la sensazione è che la testa di Leonardo prova a chiedere delle cose che il suo corpo non riesce più a dare. La figuraccia contro Brahim Diaz è lo specchio del momento attuale del difensore viterbese.

Alex Sandro 4: Senza offesa ma non può giocare a questi livelli: nella prima parte di stagione sembra che il passaggio alla difesa a tre lo migliori, perchè Allegri lo impiega come centrale di sinistra e la sua reazione sembra positiva. Dopo la sosta mondiale è una continua discesa di rendimento, assente con la testa e con il corpo, non ha mai una reazione di orgoglio.  Nonostante tutto riesce a fare il numero di presenze necessarie per far scattare un rinnovo di contratto assolutamente immeritato.

De Sciglio: 5: Poche apparizioni per via di continui problemi fisici che ne limitano le prestazioni che sono sempre troppo scolastichhe e senza mai un sussulto di orgoglio. A chiudere la stagione ci ha pensato il grave infortunio al legamento crociato.