Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / juventus / Primo piano
Caro Allegri così la Juve rischia una pericolosa mediocritàTUTTOmercatoWEB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 2 ottobre 2023, 10:10Primo piano
di Quintiliano Giampietro
per Bianconeranews.it

Caro Allegri così la Juve rischia una pericolosa mediocrità

La Juventus evidentemente ha cambiato status da qualche stagione, ma è esagerato accogliere il pareggio contro l'Atalanta come fosse una vittoria. Soprattutto dopo una prestazione apatica, ingiustificata malgrado le assenze. La squadra propositiva di Udine e soprattutto brillante contro la Lazio sembra evaporata, risucchiata da antichi difetti: lentezza nella manovra, passività, paura. Tre elementi pericolosi. Eppure era stato elogiato Magnanelli, quale artefice del cambio di atteggiamento, declinato con baricentro più alto e aggressività. Lo avevano chiesto a gran voce i tifosi e la società nel corso dell'intervista della scorsa estate dell'ad Scanavino, quando di fatto confermò l'allenatore. Sotto questo aspetto la regressione è evidente tra Reggio Emilia, Lecce e Bergamo. Allegri invece si dice estremamente soddisfatto del punto preso contro la Dea. Giocare in casa del “dentista” Gasperini non è mai semplice, ma i bianconeri possono e devono fare di più. Se la qualità tecnica non è eccelsa, bisogna sopperire con la grinta, il coraggio e la determinazione. In passato è accaduto spesso.

Giuntoli e lo stesso Allegri continuato ad indicare il quarto posto come obiettivo concreto della Juventus. Senza dubbio sono realisti, ma attenzione perché se il profilo è troppo basso e ci si accontenta, il rischio è di rimanere imprigionati nella mediocrità. E soprattutto di fallire la missione. Inter e Milan sono già avanti e oggettivamente sembrano più attrezzate delle altre, il Napoli sta risalendo dopo un inizio non da campione d'Italia, poi le altre. L'Atalanta stessa è una minaccia e se e due romane dovessero svegliarsi, sarebbero guai. Perché non puntare al massimo in modo da tenere sempre alta la tensione e ottenere il minimo sindacale? Non partecipare alla prossima Champions League equivarrebbe ad un fallimento, economico prima ancora che sportivo. Il derby in programma sabato prossimo e la trasferta in casa del Milan dopo la pausa ci diranno qualcosa di più sulle reali ambizioni della Juventus. Nel post gara di ieri, Allegri invece allunag la scadenza: “I conti li faremo ad aprile”. La speranza è che non sia troppo tardi.