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La nuova Juventus che non fa prigionieri. Eppure una piccola eccezione si poteva fare...TUTTO mercato WEB
martedì 6 agosto 2024, 09:02Editoriale
di Alessandro Santarelli
per Bianconeranews.it

La nuova Juventus che non fa prigionieri. Eppure una piccola eccezione si poteva fare...

Il pragmatismo di Motta e la rivoluzione di Giuntoli. Alzi la mano chi si sarebbe aspettato una situazione simile al 5 agosto . Eravamo tutti convinti di essere di fronte ad un’era nuova, ma che si sarebbe sviluppata nell’arco di un triennio. E invece,  onore al merito al caro Pasquale Gallo che attorno a maggio aveva preannunciato il tutto, la Juventus sarà completamente smontata e, ci auguriamo, rimontata più forte e più solida di prima.

Mi piace, e ho avuto modo di sottolinearlo dai microfoni di Radio Bianconera, la schiettezza del nuovo allenatore. Diplomazia zero ma idee e concetti chiari. Poi, si può discutere sulla strategia, ma come sempre alla fine saranno solo i risultati ad emettere il giudizio definitivo. Certo, il rischio preso è alto anche perché cambiare cosi tanto, ad oggi tra cessioni ed esuberi ( mi scuserà Giuntoli se li definisco cosi ma non trovo altri termini) siamo a ben 14 giocatori fuori dal progetto, inserendo pure Alcaraz rispedito al mittente come un reso Amazon. In questa lista che ben conoscete, tengo fuori Milik, che risulta ancora tra coloro che son sospesi, altrimenti il numero salirebbe a 15. Qualcosa che nella Juve raramente abbiamo visto e della quale non possiamo non tenere conto. Perché ci vorrà tempo e pazienza prima di poter apprezzare i benefici. Si parlo di benefici, dal momento che resto convinto che alla lunga il tandem Giuntoli Motta dimostrerà di aver avuto ragione.

Ma capisco le perplessità di una parte di tifoseria, spaventata da una rivoluzione simile. Inutile girarci attorno, e qui voglio essere schietto come Motta nella conferenza stampa post Brest, i supporters bianconeri si attendono di vedere già a breve i risultati. Vorrei rassicuravi su quest’aspetto, ma ad oggi per correttezza non riesco a farlo, e sinceramente sono convinto che Thiago avrà bisogno di tempo per calibrare il tutto. Ecco perché all’inizio della stagione, lo dico anche qui molto chiaramente, l’unica cosa che mi interesserà sarà il risultato. Servirebbe partite bene per non far sentire subito la pressione, per far aumentare l’autostima e credere piano piano nel progetto che sta nascendo.

Avremo calma e pazienza? Questa è la vera domanda, la vera scommessa, considerando che poi da metà settembre inizierà il periodo in cui ci sarà poco tempo per allenarsi tra le partite di Campionato e quelle di Champions. Ma su quest’aspetto ci sarà modo di tornare. La stretta attualità ci racconta di una squadra che ha bisogno a breve di almeno due rinforzi, tra attacco e centrocampo, e nel medio periodo di altri 3/ 4 innesti.

Intanto prendiamoci di buono i 30.000 che oggi pomeriggio saranno allo stadio per salutare la squadra e il nuovo modo di operare che personalmente non mi dispiace anzi. Faccio solo un’eccezione e la dedico al nostro portierone Szczesny. Vero che nel calcio ormai non esistono più sentimenti e neppure riconoscenza, però in alcune circostanza bisognerebbe non dimenticare quanto dato alla maglia negli anni trascorsi. E continuo a pensare che seppur si tratti di “ calcio moderno” non tutti sono uguali e non tutti meritano lo stesso trattamento. Parola di un vecchio romanticone che evidentemente ha fatto il suo tempo.