Ravanelli amaro:" Mi aspettavo una chiamata dalla Juventus"
E' un Fabrizio Ravanelli felice per essere tornato nel calcio, ma amareggiato per una mancata chiamata dalla Juventus. L'attaccante perugino, autore del gol nella Finale di Roma contro l'Ajax del 1996, ha rilasciato un'intervista al Foglio dove non nasconde la sua delusione: "Sì, non voglio nascondermi dietro a un dito. Mi aspettavo che arrivasse una chiamata per chiedermi di rientrare all’interno di una società che è stata la mia vita, la mia squadra del cuore. Cosa che è successa con Longoria che mi ha aperto la sua porta principale. Quando non c’è, sono io a rappresentare lui e il Marsiglia. È fantastico, un sogno così l’avevo solo vissuto il primo giorno alla Juve".
Conte? "Secondo me ha preso un rischio grossissimo, non l’avrei mai fatto. So che Antonio non può vivere senza calcio. Ma conoscendolo bene so anche quello che pretende da una società e dai giocatori. Sarà difficile portare avanti il suo progetto a Napoli. Se ci riuscirà, sarà un miracolo. Faccio fatica a pensarlo, ma glielo auguro, uno come lui potrebbe pure farcela".