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tmw / juventus / Primo piano
BLACK AND WHITE PLAYLISTTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 12 dicembre 2017, 11:30Primo piano
di Caterina Baffoni
per Tuttojuve.com

BLACK AND WHITE PLAYLIST

Ad oggi potremmo dire che quella bianconera è una formazione molto più quadrata e meglio assortita, con una rincarata dose di qualità sparsa in diverse zone del campo, rispetto ad un mese fa. Segnale che la condizione fisica sia migliorata, ma non ancora abbastanza per "padroneggiare" e raggiungere quel "quid"in più per tornare in vetta. La partita contro l’Inter ci ha raccontato di una solidità difensiva recuperata, e di un atteggiamento solido da parte di una squadra coesa e compatta e che, comunque sia, si mostra eclettica e poliedrica a seconda di chi scende in campo per creare trame di gioco importanti e che, allo stesso tempo, deve essere molto più concreta per la grande mole di occasioni che è capace di creare. Non può essere un caso, infatti, se al San Paolo la priorità era stata quella di coprire gli spazi intermedi e il centro del campo impedendo al fulcro del gioco partenopeo di esprimersi, e contro l’Inter spallettiana invece si è voluto sfruttare e colpire quelli che sono i grossi limiti nella zona centrale per coprire l’ampiezza del campo contro una rosa che fa delle fasce il principale punto di forza. Inutile ribadire le premesse, perché il pareggio interno sancisce la legge del più forte: più forte la Juve come solidità di squadra, più forte in personalità e carattere, più forte fisicamente ma meno nella sorte. E questi discorsi, a dicembre, possono calzare molto bene anche perché sono ben noti a tutti quali siano i mesi cruciali, quelli che "contano", quelli rilevatori... e capire ora per prendere le misure su quale sia il giusto abito da far indossare alla Signora bianconera nel nuovo anno, può solo che incrementare la fiducia presso una squadra dalle enormi potenzialità e che ha ritrovato densità e solidità nella retroguardia. La Juve nel corso delle ultime partita ha saputo creare grandissima densità in zona palla sulle fasce, allargando il gioco sulle corsie esterne oltre ai costanti movimenti dei terzini capaci di supportare l’interno del centrocampo il quale ha saputo filtrare bene i palloni agevolando i compagni in pressione e ripartire nell'azione. Insomma, sono stati molti gli spunti positivi di cui può farsi vanto Madama in ottica futura, dato che il piano di mister Allegri è ormai chiaro: fruttare il potenziale delle fasce, cercare di non subire nella retroguardia, ma soprattutto utilizzare il proprio eclettismo con l'intento di dare maggior imprevedibilità e di annullare i punti di forza dell’avversario per poi sfruttare i cambi, all'altezza degli altri undici, dalla panchina.

Nonostante il mister si mostri sempre poco soddisfatto e timoroso per una condizione fisica non ancora ottimale, ed è giusto che sia così per chi ha l'ambizione di voler raggiungere traguardi importanti, l’impressione, ereditata dalla sfida del Saturday Night,  è che che d'ora in avanti occorrerà puntare e sfruttare bene l’inerzia offensiva iniziale del match senza perderne la concentrazione durante il corso dei minuti, ma ragionando nel gioco comprendendo e precedendo l'avversario nella mente delle sue gesta senza più quella frenesia un pò bulimica di trovare subito il gol a tutti i costi, e che con più coraggio nelle sostituzioni si possa sfoderare il colpo definitivo quando si è davanti alla porta avversaria riducendone il margine di errore, perchè in Europa saranno proprio i piccoli dettagli a fare la differenza.

Ecco che comprendere bene i propri punti di debolezza sui quali si può migliorare e rendersi ancor più imprevedibili, altro non è che un segnale importante per il prosieguo del campionato e soprattutto in ottica Champions. In territorio inglese infatti si sa, la fisicità e la velocità contano parecchio, specie se dall'urna di Nyon esce fuori la pallina marchiata Tottenham: l'undici inglese più mnemonico, ma anche più imprevedibile e capace di giocare bene secondo le indicazioni del proprio allenatore Pohettino, e che fa del possesso e dello sviluppo del gioco offensivo la propria luce. Tuttavia si comprende come siano indicazioni richieste dalla la ricerca costante del cross in area per sfruttare il potenziale offensivo del loro giocatore simbolo ed esperto Kean, o quello del forte gioco aereo di una nostra ben recente conoscenza targata Fernando Llorente, distribuendo infatti in maniera omogenea i tentativi su entrambe le fasce per spingere nel cross: sinonimo di una squadra che ama giocare con baricentro alto e aggredendo l’avversario. 

Insomma, ci sarà tempo per analizzare il match contro gli HotSpurs, ma soprattutto per migliorare e ottimizzare l'approccio fisico del gruppo per farsi trovare pronti in Europa proprio quando la primavera sarà quasi sul punto di bussare alla porta.

Aspettiamoci dunque una Vecchia Signora pronta a consolidarsi e ma anche a cambiare vestito a seconda delle necessità, un pò come si cambia canzone nella propria playlist pur restando sempre in tema "Londra"... London Calling o Hometown Glory che sia.