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ESCLUSIVA TJ - Carlo Volpi (Ag. Sturaro): "E' da quattro mesi che ha problemi fisici, stagione in chiaroscuro. Testimonial? La Juve non ha mai pensato di cederlo ma Liga interessata a lui"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 18 maggio 2018, 15:30Primo piano
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - Carlo Volpi (Ag. Sturaro): "E' da quattro mesi che ha problemi fisici, stagione in chiaroscuro. Testimonial? La Juve non ha mai pensato di cederlo ma Liga interessata a lui"

La redazione di TuttoJuve.com ha avuto il piacere di incontrare il procuratore di Stefano Sturaro, Carlo Volpi, per fare il punto della situazione sulla stagione del suo assistito e non solo:

Come giudichi la stagione di Stefano? Non ha trovato lo stesso minutaggio degli scorsi anni.

"E' da ormai quattro mesi che ha problemi fisici che ha cercato di superare per far fronte alla causa della squadra, ma ad un certo punto si è dovuto fermare perchè era impossibilitato ad allenarsi. Ha sempre fastidio, le vacanze serviranno per rimettersi in sesto. E' stata un'annata in chiaroscuro, perchè quando era in salute ha fatto bene. Il ragazzo è dispiaciuto. Domani? Fisicamente ha ancora dolore, ma non ho conoscenza di un suo eventuale impiego contro il Verona".

Questi problemi sono la conseguenza dell'ultimo infortunio che aveva avuto?

"No, è un fattore diverso. Le gambe di un giocatore subiscono tantissimi traumi che non sono del tutto rimarginabili. Impari a conviverci, ma non è mai semplice dare il massimo. Puoi recuperare solo giocando. A proposito sono molto dispiaciuto per Spinazzola perchè rientrava alla Juve proprio per giocarsela e invece ha avuto questo gravissimo infortunio".

Al di là degli infortuni che ne hanno condizionato, in che cosa ti è piaciuto di più?

"Mister Allegri lo ha impiegato da mezz'ala, interno, esterno, terzino destro e lui ha affrontato tutto questo con personalità. Per imparare bene a fare questi ruoli ci vuole del tempo, è questa la realtà perchè da un giorno all'altro non puoi inventarti un ruolo alla Juventus e svolgerlo perfettamente. Lui mi ha sempre sottolineato che i ruoli sono differenti l'un dall'altro, ma a me è piaciuta la fiducia che ha riposto in lui la società".

C'è un aspetto in cui Stefano non ti ha soddisfatto pienamente?

"Mi è dispiaciuto che non sia riuscito ancora ad entrare nel tabellino dei marcatori, perchè Stefano ha avuto tante possibilità di far gol e in alcune occasioni il suo avversario ha fatto la parata della vita. Io gli ho sempre detto che è un calciatore da 7/8 reti a stagione, lui ha le potenzialità di inserirsi alla Khedira o come il Marchisio dei primi anni di Conte. E' nelle sue corde, spero possa migliorare in questo".

Lo hai sentito in occasione della doppia trasferta romana che ha portato alla Juventus lo scudetto e la Coppa Italia?

"Sì, ci siamo messaggiati e mi diceva che da domenica è più vicino alla doppia cifra per trofei vinti. Io gli ho risposto che avrà tanto da parlare una volta che si siederà vicino al camino (sorride ndr), perchè non è da tutti aver giocato con calciatori che hanno fatto la storia del calcio come Buffon. Ora non se ne rendono conto, ma sette anni è un lunghissimo periodo nel mondo del calcio. E' molto improbabile che una squadra ripeterà questo cammino in breve tempo. Non è egemonia a livello italiano, è di più. E a livello europeo abbiamo fatto passi da gigante, ma sono infastidito".

In che cosa sei infastidito?

"Il livello italiano è cresciuto, ma nessuno ne riconosce il merito e questo mi da fastidio. La Juventus ha fatto tre gol al Bernabeu e ha sfiorato l'impresa di riuscire a qualificarsi, la Roma ha ribaltato il passivo col Barcellona e per poco non ci è riuscita anche con il Liverpool. E' insensato, a mio avviso, criticare una squadra, l'allenatore e i propri giocatori per una partita sbagliata mentre dieci giorni dopo esaltavi tutto ciò. La realtà ci dice che a livello europeo siamo una potenza".

Abbiamo visto Stefano fare le foto come testimonial per la maglia nuova che verrà inaugurata domani contro il Verona. E' un segnale che il ragazzo rimarrà anche l'anno prossimo?

"Lui ha tre anni di contratto e la Juve non ha mai pensato di cederlo. Stefano è juventino e la sua priorità si chiama Juventus, poi è sempre stravisto dalla società e dallo staff. Il ragazzo ha mercato all'estero, la Premier League lo segue sempre con attenzione ma anche alcuni club della Liga si sono mostrate interessate alle sue prestazioni. Il campionato spagnolo ha bisogno di giocatori che hanno una gamba importante e sanno ben posizionarsi in campo. Non solo tecnica pura, ma necessitano di giocatori che sanno supportare l'azione. Parlo a livello di coppe. Devono adeguarsi ad un livello di gioco più fisico e più portato alla tattica. In questo, lui è molto bravo a leggere queste situazioni".

Si ringrazia Carlo Volpi per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.