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Lotito: "Milinkovic? Ho già rifiutato 110 milioni. Ho letto supermarket Lazio, mi viene da ridere"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 29 maggio 2018, 19:20Calciomercato
di Redazione TuttoJuve
per Tuttojuve.com

Lotito: "Milinkovic? Ho già rifiutato 110 milioni. Ho letto supermarket Lazio, mi viene da ridere"

Il presidente della Lazio Claudio Lotito ha parlato a RMC Sport a margine del premio 'Pietro Calabrese' a Soriano nel Cimino. Si inizia con alcune battute su Stefan De Vrij: "Lo abbiamo schierato contando sulla serietà professionale del giocatore. Poi ha fatto degli errori ma è stato il fato. Quando si fanno delle scelte si prendono delle responsabilità, non ho obiettato perché l'allenatore è libero di scegliere. L’Inter, con più garbo e rispetto dei valori sportivi, non avrebbe dovuto mettere in difficoltà psicologica il giocatore con la storia del contratto depositato. Se avevano questo contratto da gennaio, perché lo hanno depositato in lega prima della gara con la Lazio?".

La discussione poi si sposta sul prossimo mercato biancoceleste: "Quanto vale Milinkovic? Ho letto su un giornale “Supermarket Lazio”. Mi sono messo a ridere, non mi risulta che io abbia messo in vendita nessuno. In passato non bussavano, oggi è diverso. Se vale più di 100 milioni? Ho rifiutato 110 milioni il 29 di agosto (probabile riferimento ad un’offerta per Felipe Anderson, ndr). Qui non faccio il mercato. Oggi la Lazio è una società solida, dal punto di vista finanziario non ha problemi e può guardare al futuro con tranquillità e ascesa. Il pallone è legato a tanti fattori imponderabili. Napoleone diceva “Meglio un generale fortunato che bravo”. Ci siamo tolti qualche soddisfazione perché qualche trofeo lo abbiamo portato a casa. L’assioma “più spendi più vinci” penso di averlo ribaltato, parlando di calcio didascalico e moralizzato. La cosa più importante è stata aver riportato nelle ultime tre partite 70mila tifosi allo stadio. La società ha riacquistato la propria gente. C’è un programma e un progetto che può portare grandi risultati con umiltà, dedizione e spirito di gruppo. Noi abbiamo un ruolo delicato: i presidenti coltivano sentimenti e passioni comuni. Noi abbiamo l’obbligo di preservare questo patrimonio, tramandando e insegnando i valori ai giovani. Noi dobbiamo rappresentare, soprattutto attraverso i campioni, un modello d’esempio. Il merito non esiste più, chiunque può fare tutto, dal presidente della Repubblica al Ct della Nazionale".

Chiusura col VAR e le tante polemiche scaturite dal suo utilizzo: "Il pallone è questo. Abbiamo perso. La Lazio poteva meritare posizioni in classifica diverse ed è stato riconosciuto da tutti. Il Var è stata la mia iniziativa insieme a Tavecchio, oltre alla Gol Line Technology. Le idee si muovono con le gambe degli uomini e purtroppo gli uomini sono fallaci. Stiamo facendo tutto per rendere il calcio più credibile".