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ESCLUSIVA TJ - Giovanni Branchini (Ag. De Sciglio): "Mattia non è secondo a nessuno, minutaggio eccezionale e sogna l'azzurro. Mandzukic? Siamo affezionati a lui. E su quell'incontro con Marotta e Paratici..."TUTTO mercato WEB
© foto di Pietro Mazzara
giovedì 15 novembre 2018, 11:30Primo piano
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - Giovanni Branchini (Ag. De Sciglio): "Mattia non è secondo a nessuno, minutaggio eccezionale e sogna l'azzurro. Mandzukic? Siamo affezionati a lui. E su quell'incontro con Marotta e Paratici..."

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il procuratore di Mattia De Sciglio, Giovanni Branchini, per analizzare le prime partite in bianconero disputate fin qui e non solo:

Come sta giudicando il suo assistito ed è soddisfatto del minutaggio fin qui concesso?

“Il minutaggio concesso fin qui è eccezionale, è andato oltre le più rosee aspettative considerato il grande lavoro del ragazzo per recuperare dall’infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi. Grazie a Dio è andato tutto bene. Siamo estremamente soddisfatti del suo utilizzo, gestisco il ragazzo insieme a Donato Orgnoni e ci tengo a sottolinearlo perché egli ricopre un ruolo davvero fondamentale. Il vero obiettivo di Mattia è quello di essere importante per la squadra ed ora lo sta iniziando a fare nella maniera corretta. Gioca all’interno di una squadra molto competitiva in ogni reparto che aspira a vincer tutto”.

Quanto fa bene a Mattia la competizione con Joao Cancelo, un giocatore dalle caratteristiche opposte alle sue?

“Io non considero Mattia secondo a nessuno come qualità intrinseche, come esperienza e come classe. Quando giochi in un gruppo estremamente competitivo con grandi esigenze tecniche, ci sono dei momenti in cui l’importante è essere determinanti nell’economia della squadra. Lui sta dimostrando di poter raggiungere un proprio ruolo e una propria importanza. La Juventus, per quanto riguarda i terzini, possiede giocatori diversi tra di loro ma estremamente complementari e questo è un fattore positivo per la loro crescita. E Spinazzola, quando rientrerà a pieno regime, sarà addirittura una quarta tipologia di calciatore ancora differente che si adatterà negli schemi dell’allenatore. Questo esalta le caratteristiche di Allegri, è molto bravo ad esaltare le qualità di tutti. Nessuno escluso”.

Delle tre presenze stagionali, c’è una partita in cui è rimasto più stupito?

"Conosco Mattia da tantissimi anni, ormai non sono più stupito dalle sue buone prestazioni. Al contrario, lo ero in passato quando non giocava bene e attraversava dei momenti di difficoltà. A Torino si trova davvero a suo agio, sta vincendo dei trofei importanti e se acquisisce quella continuità che gli è mancata può tornare a sognare la convocazione in nazionale. E’ ancora giovane e c’è tutto il tempo davanti per poterci riuscire".

Forse l’iniziale paragone con Paolo Maldini non gli aveva fatto molto bene in tal senso.

"I paragoni non fanno bene a nessuno, né ai grandi campioni né tanto meno ai giovani calciatori all'inizio della loro attività. Credo che ci sia troppa esaltazione, sia positiva e sia negativa, da parte dei media e questo, a mio avviso, è un malcostume piuttosto ricorrente. Si cambia troppo spesso opinione, ci sono stati dei momenti in cui Mattia è stato visto in difficoltà dimenticandosi dell’età, dell’esperienza e di tutto il resto. Ci vuole un po’ più di serenità nei giudizi, soprattutto per preservare i nostri giovani forti. Dobbiamo aiutarli, non metterli in difficoltà".

Così come accaduto per Douglas Costa, è stato l’intermediario che ha aiutato la Juventus ad acquistare Mario Mandzukic nell’estate di tre anni fa. Come lo sta giudicando in questa stagione?

"Ho lavorato al suo trasferimento di Mario alla Juventus, abbiamo un rapporto di amicizia e siamo molto affezionati a lui perché è un personaggio unico. Ma il suo procuratore, ci tengo a precisarlo, è Ivan Cvjetkovic. Da addetto ai lavori, valuto positivamente i suoi primi mesi nonostante arrivi dalla finale di Mosca dove c’è stato un grande dispendio di energie per raggiungere quell’obiettivo. Ha ricominciato la nuova stagione dopo nemmeno tre settimane di riposo, ha iniziato subito a giocare e ha partecipato positivamente al decollo che la squadra ha avuto in questo inizio. C’è stato qualche piccolo infortunio ma non è un calciatore che si tira mai indietro, in campo mette sempre il 101% delle sue capacità".

Si è incontrato, durante l’ultima sessione di calciomercato, a Palazzo Parigi con l’allora dirigente bianconero Beppe Marotta e Fabio Paratici e non è mai trapelato nulla alla stampa del vostro colloquio. A distanza di qualche mese, ci può svelare qualcosa in merito?

"Può essere stato un incontro di routine, onestamente non ricordo molto bene il colloquio intercorso ma posso confermare che non fu per una trattativa di mercato. Non sto cercando la via della diplomazia ma davvero non conservo alcuna memoria in merito. Per il futuro di Mandzukic? No, è assolutamente falso. In quel periodo c'erano voci che lo accostavano ad altre squadre ma non è mai stato preso in considerazione un futuro diverso da ciò che il contratto dice".

Si ringrazia Giovanni Branchini per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.