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BONANSEA: "È la stagione più importante del calcio femminile. Sul gruppo, gli inizi e l'infortunio..."TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 15 ottobre 2019, 17:56Primo piano
di Alessandra Stefanelli
per Tuttojuve.com

BONANSEA: "È la stagione più importante del calcio femminile. Sul gruppo, gli inizi e l'infortunio..."

La giocatrice della Juventus Women Barbara Bonansea ha parlato nel corso di un’intervista concessa ai microfoni di JTV: “Ho pensato spesso a questo fattore famiglia dietro a noi calciatrici, se penso a tutte le ragazze che eravamo al Mondiale e guardo un po’ quelle che eravamo penso che tutte abbiano dietro una famiglia, abbiamo tutte combattuto per essere dove siamo arrivate. Quando sei piccola non puoi combattere da sola, quindi la famiglia ti aiuta. Mio padre mi accompagnava al campo, penso che è la storia di tutte noi calciatrici. Quando eravamo piccole noi era difficile che qualche genitore dicesse che voleva portare la figlia a giocare a calcio, era più una cosa che veniva da noi. A me è successo che mio fratello giocava a calcio, per caso l’allenatore mi disse di allenarmi con loro. Ho provato a fare danza, ma dopo tre mesi si accavallavano gli allenamenti e ho deciso di giocare a calcio”.

Sugli inizi: “Da piccola facevo l’esterno alto con i ragazzi della mia età, con quelli più grandi giocavo difensore. Qui alla Juve il primo anno ho sempre giocatore esterno nei tre d’attacco, l’anno scorso invece abbiamo deciso di giocare più interne dietro la punta e mi è piaciuto molto, ero più nel vivo del gioco e sono cresciuta tanto. Con gli anni ho migliorato anche la tecnica, ero molto veloce e quindi giocavo per forza esterna”.

Sulla stagione: “Questa stagione sarà forse la più bella del calcio femminile, dopo questi Mondiali tutte le persone ci seguiranno, tutte le squadre vorranno fare bene per farsi notare. Sarà un’annata molto competitiva. Anche le straniere di livello si sono interessate al calcio italiano, sarà ancora più difficile per noi riconfermarsi. Sarà un anno tosto, ma secondo me molto bello”.

Sul ritiro: “È stato un po’ diverso perché siamo state un po’ più famose, c’era gente ai nostri allenamenti, ma è stato bello e genuino come due anni fa. Abbiamo fatto rafting ed è stato molto bello”.

Sull’infortunio: “Non ho sentito male, ho sentito crack e quando senti crack c’è poco da fare. Ho pianto più per lo spavento che per il dolore, non ho sofferto tanto. Ci sta, prima o poi può capitare, si cresce anche con questo. Io non voglio mettermi nessuna pressione, sto pensando più a contare i giorni che passano e a fare le cose giuste. Non voglio avere ansia, lo scorso anno è stato pesante e forse questo infortunio mi rilassa un po’. Libero un po’ la mente e quello che viene viene. Le mie compagne sono fantastiche, io non sono molto espansiva e sono contenta che si sono fatte notare nel momento del bisogno. Spero di tornare presto, ma ci vuole il suo tempo. Salvai? Mi ha insegnato a usare le stampelle, anche Rosucci mi sta molto vicina perché sa cosa si prova in questi momenti. È importante avere qualcuno accanto che sa cosa si prova”.

Sull’amicizia: “Alla Juve siamo un bel gruppo. Penso veramente che nello sport di squadra il gruppo conti di più, fai fatica in più anche per le tue amiche. A Rosucci mi lega una grande amicizia, siamo amiche ormai da più di 10 anni e abbiamo vissuto un lungo percorso insieme. Quando è arrivata la chiamata della Juve, la squadra del nostro cuore, eravamo veramente molto contente”.

Sul campo: “Per noi calciatrici non è un lavoro, è difficile alzarsi la mattina ed essere contenta di andare a lavorare. Non credo che per me diventerà mai un lavoro, poi quando diventerà pesante sarà il momento in cui deciderò di mettere la parola fine”.