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LIVE TJ - ALLEGRI: "Domani dobbiamo giocare bene tecnicamente e servirà pazienza" "CHIELLINI: "Sono sicuro che domani faremo una grande partita"
martedì 28 settembre 2021, 20:19Primo piano
di Camillo Demichelis
per Tuttojuve.com
fonte Dall'inviato all'Allianz Stadium Camillo Demichelis

LIVE TJ - ALLEGRI: "Domani dobbiamo giocare bene tecnicamente e servirà pazienza" "CHIELLINI: "Sono sicuro che domani faremo una grande partita"

Massimiliano Allegri e Giorgio Chiellini hanno parlato in conferenza stampa. TuttoJuve.com seguirà l'evento in diretta

Inizia a parlare Giorgio Chiellini

Cosa deve fare la Juve per vincere?

"Domani secondo me sarà la gara più semplice del ultime che abbiamo giocato e il mister è d'accordo con me. L'attenzione sarà ai massimi livelli. Domani giochiamo la prima partita in casa contro i campioni d'Europa e sarà tutto molto stimolante. Tutto l'ambiente non vede l'ora, sono convinto che faremo una grande partita".

Avete subito quasi sempre gol. Che errore non dovete fare domani?

"Per adesso in Champions League non abbiamo ancora preso gol e speriamo sia di buon auspicio. Sicuramente non dobbiamo concedere le ripartenze al Chelsea. Loro sono una squadra molto fisica e compatta, è una squadra nel vero senso della parola lo sta dimostrando. Ci vorrà pazienza e velocità senza esaltare le qualità del Chelsea".

Ancora una volta ci sarà la sfida tra te e Lukaku..

"È limitante parlare solo di noi due. Dobbiamo concedere pochi spazi a lui, Havertz, Werner e a tutti i loro centrocampisti e giocatori offensivi. In certe zone diventano immancabili per il 99% dei difensori. Dobbiamo stare attenti a bloccare il più possibile i loro attacchi e Lukaku in primis. Lukaku è stato pagato tanto e si sono rinforzati pur essendo i campioni d'Europa".

Che cammino può fare la Juventus in Champions?

"L'importante è passare il turno poi da marzo entrano in gioco tanti fattori diversi ed inizia una vera e propria stagione diversa in cui tutto può cambiare. In campionato e Coppa è inutile pensare dove saremo, noi dobbiamo pensare solo a lavorare e migliorare. Siamo consapevoli delle nostre qualità con la giusta consapevolezza".

Che consigli ti senti di dare ai giovani?

"Siamo ormai una squadra esperta, tranne qualche ragazzo. Chiesa ha già vissuto queste gare e adesso forse solo Locatelli è alla prime di Champions. Io fremevo per giocare queste partte. Giocando contro i campioni capisci cosa ti manca, poi devi lavorare quotidianamente che devi crescere".

Quanto mancherà Dybala?

"Che Paulo sia un giocatore fondamentale per noi è inutile negarlo, l'abbiamo sempre detto tutti. Siamo una squadra però che ha tutto per sopperire all'assenza di Paulo. Abbiamo una rosa valida e tutti si faranno trovare pronti e sopperirà alla sua assenza. Uno dei punti di forza del mister e che non si piange mai addosso, cerca sempre nuove soluzioni alle situazioni. Così abbiamo fatto finora e così faremo".

Un risultato positivo può aiutarvi anche in vista del campionato?

"Sicuramente aiuterebbe a far decollare la stagione. Ma non dovremo fare voli pindarici anche con una vittoria. Ci sarebbe una spinta sicuramente, vincere aiuta a vincere e a lavorare con serenità. Serve equilibrio e lavoro quotidiano per analizzare la stagione e ogni momento che uno vive nelle partite. Serve più equilibrio possibile, sia nel bene che nel male". 

Quanto servirebbe un risultato importante?

"La cosa più importante sarebbe ottenerlo nel girone, ci permetterebbe di arrivare con lo Zenit al match point con servizio nostro, provando a chiudere presto il passaggio del turno questo ci permetterebbe di gestire le ultime partite a livello di energie. Ci darebbe consapevolezza, e può darcela anche la prestazione. A prescindere dal risultato finale, che magari sarà dettato dai singoli episodi. Importante è dare solidità, prova di forza ed entusiasmo". 

Può essere un opzione la difesa a tre?

"Ancora non faccio l'allenatore, anzi: penso non lo farò mai. Questa tienila dopo". Interviene Allegri: "Giorgio sarà un grande dirigente".

Le richieste difensive del mister sono cambiate?

"Sono sempre quelle, poi variano in base ai giocatori. Non è lo stesso, a seconda dei compagni, delle partite e degli avversari. I principi sono quelli e stiamo cercando di ritrovarli dopo due anni in cui abbiamo giocato un calcio diverso. Senza dire che sia migliore o peggiore, ma sicuramente diverso. Bisogna ritrovare quel filo conduttore che ha portato questa squadra ad avere una grande solidità, con quell'autostima che l'ha portata a fare quel percorso sia in Italia che in Europa. Serve il giusto mix per tornare a quei livelli a cui tutti aspiriamo"

Jorginho può vincere il pallone d’oro?

"Mi auguro che vinca Jorginho. È un amico ed è un premio che sentirei anche mio, perché da italiano e di giocatore che ha partecipato ad una vittoria, con emozioni che rimarranno sempre nel nostro cuore. Ho Sempre pensato fosse un buon giocatore, 3 anni fa in nazionale, dopo un paio di allenamenti ho capito la sua grandezza. Jorginho non ha qualità fisiche eccezionali, ma la differenza è dentro la sua testa. Sono veramente felice perché tutti gli dicevano che poteva giocare solo con Sarri, poi ha cambiato allenatori al Chelsea, in Nazionale e ovunque e gioca titolare. Spero e mi auguro che possa vincere questo Pallone d'Oro". 

In cosa deve migliorare De Ligt per arrivare al vostro livello?

"E' al nostro livello, ha caratteristiche diverse da me e Leo, ma viene da stagioni importanti. Ha fatto un post lockdown devastante. Dopo l'infortunio alla spalla e il covid dove ha fatto 3 settimane intere di stop e non è semplice rientrare, ha fatto una stagione importante. Si sta parlando post Europeo dopo l'errore, ma dentro la sua testa è mancata qualche certezza. Viene da stagioni importanti, sta crescendo, ha ancora tanti margini di miglioramento. E' già forte, ma può migliorare tantissimo. Ha uno strapotere fisico che può migliorare e lo usa ancora troppopoco. Ma si parla di un giocatore di grande livello internazionale"

Che differenza c’è tra campionato e champions?

"Incontri i migliori delle varie nazioni, squadre che sono abituate a vincere. Quando affronti il Malmoe, affronti una squadra abituata a dominare e a vincere il proprio campionato. Poi magari con Juve e Chelsea fa fatica. Ma c'è una fisicità spesso più importante e anche dei ritmi spesso più importanti rispetto a partite a partite di medio livello. La qualità dei giocatori fa la differenza".

Termina la conferenza stampa di Chiellini

Inizia a parlare Allegri

Domani ci saranno tante assenze. Chi sostituirà Dybala e Morata?

"Ho le idee confuse...A parte le battute abbiamo fatto un buon allenamento. C'è Rabiot che sta bene e a parte Ramsey che è out gli altri sono tutti a disposizione. Domani mattina deciderò la formazione, ma ci vorrà una gara tecnica. loro sono molto solidi Tuchel ha fatto un grande lavoro. sono molto forti in contropiede, molto forti sulle palle inattive e per noi sarà un bel test soprattutto per quelle e magari domani non prendiamo gol. Servirà pazienza, sarà difficile trovare varchi e dovremo star bene in campo".

Sta pensando alla difesa a tre con Chiellini, De Ligt e Bonucci?

"Quello è il primo dubbio. La difesa a tre è una questione relativa".

In attacco come giocherete?

"L'unica punta di ruolo è Kean. Domani ne metterò davanti due o tre a seconda delle caratteristiche. Deciderò domani".

Bernardeschi può partire titolare?

"A volte può giocare da fantasista ma non è il suo ruolo. Federico ha delle grandissime potenzialità ancora inespresse. Domenica ha fatto una bella partita come ha fatto bene anche contro lo Spezia. Tutto parte dalla sua testa e dalla cattiveria che ha nel giocare le partite quando ha il pallone nei piedi.

Cosa manca a Rabiot per la sua consacrazione?

"È a disposizione e sta bene. Per lui vale il discorso che ho fatto per Bernardeschi. La differenza nelle carriere dei giocatori passa dalla loro testa e dall'obiettivo che si pongono al servizio della squadra e dalla cattiveria che dimostrano in ogni allenameto, dalla cattiveria che hanno quando tirano e quando difendono. I dettagli che fanno la differenza. In tanti si sono persi perché mancava un pezzetto. Fossi in Rabiot sarei molto arrabbiato uno come lui deve fare molti più gol d essere molto più incisivo. In questa stagione migliorerà su questi dettagli".

Ci aveva promesso di dirci tre giocatori titolari per domani...

"Szczesny, Locatelli e Alex Sandro"

Domani cosa ti aspetti dai govani?

"Intanto non sono giovani, hanno solo meno esperienza internazionale. Domani vorrei vedere una squadra che gioca bene tecnicamente. Servirà pazienza e dobbiamo divertirci. Ci sarà emozione ma è naturale in una gara internazionale come questa. Il Chelsea è una squadra che se sbagli ti punisce, voi lo direte anche in Italia dove appena sbagliamo ci puniscono".

Come sta Arthur?

"E' ancora molto indietro. Nella sosta faremo due amichevoli, proveremo a rimetterlo in condizione nel minor tempo possibile".

Danilo può giocare?

Domani gioca. Dove? Vedremo".

Ci può dire che momento sta vivendo Bentancur?

"E' cresciuto molto, domenica poteva tenerla bassa e segnare. Da solo non può fare la regia di una squadra però, ha bisogno di una collaborazione. Locatelli sotto questo punto di vista gliela può dare. Manuel adesso non è pronto per farla da solo, insieme se la dividono".

In cosa deve migliorare Kean?

“Deve giocare e segnare. Una cosa che sa far bene è far gol. Calcia benissimo da fuori e attacca bene la profondità, chiude bene l'azione. Deve migliorare quando deve giocare con la squadra e nelle sponde, a livello di tecnica individuale".

Cosa si aspetta da Chiesa?

"Mi aspetto quel che sta facendo ora e ancora meglio. Ha fatto molto bene, per arrivare qui e fare un'annata come lo scorso anno non era per niente facile. Dopo questo Europeo dove ha segnato dei gol decisivi, è nella condizione di non esser più il ragazzo che tutto quel che fa, va bene. Adesso il margine di errore è più sottile. Questa stagione per lui è più difficile".

Dovete fare una pressione simile a quella che ha fatto il City contro il Chelsea?

"Serve dare pressione ma bisogna giocare bene senza concedere le ripartenza e dobbiamo fare più passaggi ma se sbagli, non puoi giocare 95 minuti in pressione. Quando hai la palla devi respirare per costruire e andare a recuperare subito il pallone".

Si è fatto mettere il bonus per la vittoria della Champions?

"Certo ce l'ho. Dobbiamo avere l’ambizione, è il desiderio di vincerla. Domani giochiamo contro i Campioni d'Europa, sarà una serata magnifica indipendentemente da come finirà. Serviranno entusiasmo, voglia ed emozione di giocare queste partite. E' questo che ti porta a far cose straordinarie, tutti dobbiamo lavorare per dare il massimo. Vincere la Champions, il Campionato, solo così arrivi al risultato finale. Dire 'passiamo il girone e vediamo', no. Il desiderio nostro è arrivare in finale. Non so se ci arriveremo ma è un obiettivo da andare a prendere come per lo Scudetto, è questo che fa la differenza. E' amor proprio, ambizione, per stare in una grande squadra. Non puoi vincere tutti gli anni, poi ci sono gli altri, perche vincere è straordinario".

Perché la Premier è un campionato migliore?

"La premier ha una cultura diversa. In Italia si va allo stadio per tifare contro, in Inghilterra pro. In Spagna ancora e via dicendo. Poi che loro abbiano più risorse economiche è un dato di fatto, il rapporto sui diritti tra noi e loro è uno a tre. In Italia noi siamo abituati ad  arrangiarci, è nella nostra storia e nel nostro dna. Non dobbiamo diventare come gli altri siamo l'Italia. Piaccia o no. Poi quali partite son belle? Belle partite quali? Alcune finiscono 3-2, altre 0-0. A tanti lo 0-0 non piace, perché non colgono il piacere nel difendere. Poi dopo il Covid il calcio è cambiato. Le pressioni... Nemmeno la pentola. Giochi senza tifosi, ora 75% menomale. Ma non puoi sapere se il calcio cambierà in futuro. Ora pochi dati lo confermano. A marzo quando c'è da vincere, quando i punti pesano, voglio capire se con gli stadi pieni sarà tutto come adesso. In Italia uno fa un tiro in porta '35 milioni'. Le partite finiscono 3-2 'è cambiato il calcio'. Calma: non ci sono dei dati. Poi lo penso io, quelli più bravi magari la vedono diversamente".

Termina la conferenza stampa di Massimiliano Allegri