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Ma il VAR non doveva eliminare le polemiche? Su Chiesa, Allegri sta tradendo la sua filosofiaTUTTO mercato WEB
martedì 26 ottobre 2021, 00:30Il punto
di Ivan Cardia
per Tuttojuve.com

Ma il VAR non doveva eliminare le polemiche? Su Chiesa, Allegri sta tradendo la sua filosofia

C'è a chi il VAR è sempre stato antipatico. Doveva essere la panacea di tutti i mali del calcio, la fine di ogni polemica. Invece ora ci è toccato specializzarsi nell'applicazione della stessa all'uso del VAR, un assurdo perché così viene meno il presupposto culturale. Ci si fida della tecnologia, altrimenti il giochino non funziona e tanto vale non aspettare quei secondi in più che allungano il brodo e strozzano l'esultanza in gola. Bello o brutto, o il VAR è sempre utile o non lo è mai, a prescindere dal verdetto. Intendiamoci: per la dinamica che ha portato al rigore in favore della Juventus, chiunque si sarebbe infuriato al posto di Inzaghi. È un penalty solare, ma se Mariani lo vede e non lo giudica tale non dovrebbe poter tornare indietro. Dato che c'è il VAR, lo fa. Inutile arrovellarsi sul protocollo: è un caso limite, se il supporto tecnologico è a disposizione non ha molto senso imbrigliarlo in regole e finezze che diventano inevitabilmente oggetto di valutazione soggettiva. C'era chi non voleva il VAR nel calcio: ora lo abbiamo, tornare indietro non si può, facciamocene una ragione. Si può usare meglio? Forse sì, la vera differenza la faranno gli arbitri quando inizieranno a parlare, a comunicare. Sembra fantascienza, chissà.

Federico Chiesa rischia di diventare un caso in questa Juventus. Ha già fatto in nove giornate lo stesso numero di panchine rimediate un anno fa con Pirlo. Allegri con l'Inter gli ha preferito Kulusevski per metterlo quasi a uomo su Brozovic, poi Bentancur quando si è fatto male Bernardeschi. Nelle caratteristiche il secondo, nell'applicazione il primo, due soldatini. Non sarebbe la filosofia del livornese. Allegri ha sempre sostenuto di preferire l'individualità alla tattica, la giocata agli schemi, il singolo a una visione rigida delle proprie squadre. C'è qualcosa in Chiesa che non gli va a genio, ma non si capisce esattamente cosa, soprattutto perché è il giocatore attorno a cui chiunque costruirebbe la sua squadra. L'unica ipotesi sensata è che ne stia sacrificando il talento per esigenze tattiche: ma il calcio non era semplice?