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Ora tutti sul carro di Adrien Rabiot l'incompreso. Amato solo da (tutti) i tecnici, finalmente adesso anche da critica e tifosi. E per il futuro c'è un errore da non commettereTUTTO mercato WEB
martedì 15 novembre 2022, 00:01Il punto
di Marco Conterio
per Tuttojuve.com

Ora tutti sul carro di Adrien Rabiot l'incompreso. Amato solo da (tutti) i tecnici, finalmente adesso anche da critica e tifosi. E per il futuro c'è un errore da non commettere

Nato il 5 maggio, è inviato di Tuttomercatoweb. RAI con 90° Minuto, Calcio Totale, Notte Azzurra. Ha lavorato con Radio RAI, Il Messaggero, Radio Sportiva

Adrien Rabiot, che fa rima con Godot, era considerato l'eterno incompreso, incompiuto, inatteso rispetto a costi e prezzi. L'addio estivo era visto come una liberazione da un fardello troppo gravoso, una bilanci che tra aspettative e risultati pesava sempre, troppo, da una parte sola. Come un dono di Natale che attendi bellissimo, sorprendente, stravolgente, e che invece è lo stesso bagnoschiuma che lascia capelli crespi e riccioli al vento. Però Adrien, fragile dietro uno sguardo di ghiaccio, concreto e deciso dietro un volto di marmo, non ha mai mollato. E quel che ha distonato, quel che finora in pochi sono riusciti a comprendere, era perché ogni allenatore lo facesse semrpe costantemente giocare e in pochi tra critici e tifosi comprendessero il perché.

Adrien l'incompreso
Ha avuto bisogno di tempo, troppo, per essere evidente e determinante. Prima era dentro, silenzioso protagonista ma apparentemente senza carattere, piglio, col portafogli troppo gonfiato dagli stipendi bianconeri per giustificare prestazioni di magra personalità, gol e carisma. Però con Maurizio Sarri giocava. Però con Andrea Pirlo giocava. Però con Massimiliano Allegri gioca. Sempre, con tutti. Da interno, da mediano, da mezzala, da esterno. Sempre, dovunque e comunque, tanto che anche in Francia dopo gli strali iniziali c'è stato un movimento sotterraneo della critica per convincere Didier Deschamps a tornare sui suoi passi e convocarlo di nuovo. Il ct non ne metteva in dubbio le qualità ma l'atteggiamento, questa stagione ha rimesso Rabiot al centro della mappa.

.Rabiot e la Juventus vadano avanti insieme
Il carro di Adrien Rabiot torna a popolarsi di critici e tifosi, che un tempo lo spingevano giù dal dirupo del calciomercato, altrove e col biglietto di sola andata. Ora è in scadenza con la Juventus ma la brama di Adrien e della madre-agente Veronique Rabiot sono importanti. Troppo. 10 milioni d'ingaggio sono cifra sussurrata dagli ambienti di mercato alla quale la Juve non arriverà. Giustamente. Perché sposta gli equilibri ma c'è sempre una realtà con cui fare i conti. E in fondo quei soldi, al netto di un Manchester United che non indovina mezza scelta da lungo tempo, non li offre nessuno al francese. Pensino entrambi a un progetto insieme, Rabiot adesso sempre nel momento di carriera perfetto per essere il trascinatore di centrocampo che mancava da troppo tempo alla Juventus e, viceversa, la Vecchia Signora non si lasci scappare un giocatore nel quale gli uomini di calcio hanno dimostrato di credere da sempre e che finalmente sta diventando evidente a tutti. Perché nell'ultima estate anche i più convinti dei suoi difensori, sembravano aver gettato le armi. Non la Juventus, non Massimiliano Allegri. Non Rabiot. Chapeau.