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ESCLUSIVA TJ - Zanetti su Bremer: "Il suo infortunio la sfortuna di Motta, senza di lui persi 6/7 punti. Con Bologna e Lazio puoi far bottino pieno. Tonali? No, alla Juve manca un Pizarro"
Oggi alle 11:30Primo piano
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - Zanetti su Bremer: "Il suo infortunio la sfortuna di Motta, senza di lui persi 6/7 punti. Con Bologna e Lazio puoi far bottino pieno. Tonali? No, alla Juve manca un Pizarro"

"Andrò controcorrente: la Juve, tra alti e bassi, sta facendo una buon'annata. L'infortunio di Bremer ha condizionato la stagione, un giocatore così a livello di personalità fa la differenza. I tanti punti persi sono frutto di questo". Non ci gira troppo intorno Cristiano Zanetti, ex centrocampista bianconero dal 2006 al 2009, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com ha analizzato gli ultimi avvicendamenti in casa Juventus e non solo:

I tifosi però si aspettavano molto di più, specialmente dopo gli investimenti estivi da quasi 200mln. E i giocatori più importanti della campagna acquisti come Koopmeiners e Douglas Luiz non hanno per nulla reso.

"Quando cambi così tanto, specialmente tra i titolari, c'è bisogno di ambientamento. Koopmeiners resta un giocatore importante, per me deve solo trovare la sua collocazione in campo. Douglas Luiz, invece, ha avuto poca possibilità di mettersi in mostra e lo conosco poco, ma tutti ne avevano parlato molto bene al momento dell'acquisto. Io però ribadisco il concetto: è stato l'infortunio di Bremer a condizionare tutta la situazione".

In che modo è stata così pesante l'assenza di un solo singolo come Bremer?

"E' venuto a mancare il pilastro in fase difensiva, la bravura di Bremer era quella di correggere i tanti errori dei giovani compagni che stanno pian piano crescendo. E anche loro, con un giocatore così forte a fianco, riuscivano a dare quel qualcosa in più".

Dunque sei convinto che senza l'infortunio di Bremer, la Juve sarebbe stata da scudetto?

"Secondo me no, perché in alcune partite ha dimostrato di non essere ancora pronta. Però con Bremer avrebbe a quest'ora 6/7 punti in più, sarebbe terza a giocarsi la possibilità di arrivare seconda. Il Napoli non è stata colpita troppo dagli infortuni e ha avuto la bravura di sostituire in maniera egregia Kvaratskhelia venduto a gennaio. E' stata la fase difensiva con Buongiorno a far la differenza rispetto all'anno scorso. Ci sarà fuori anche Neres, è vero, ma la sua perdita si farà molto sentire. Se il difensore si fosse fatto male prima, i partenopei non avrebbero lottato fino in fondo per lo scudetto".

Però a gennaio, a tuo parere, la dirigenza poteva fare di più in fase di mercato per sostituirlo?

"Penso fosse impossibile trovare sul mercato un giocatore di quella esperienza e di quella personalità. Bremer era il giocatore giusto nel reparto, le sue prestazioni consentivano quella sicurezza in più per i centrocampisti di fare quel passo in più in avanti. Io, quando sapevo di avere dietro dei grandi difensori, non avevo paura ad andare ad attaccare. Poi quando mi accorgevo che si soffriva, l'uscita non era più a 200 all'ora ma cercavo di temporeggiare per far rientrare quasi tutti. Per uno o due mesi potevi sostituirlo, ma per tutta la stagione no".

Però i nomi che ha trattato la Juventus, come quelli di Silva, Araujo, Tomori e Danso sembravano essere in grado di sostituire il difensore.

"Sono tutti degli ottimi calciatori, per carità, ma nessuno di questi è al livello di Bremer. Per me il difensore brasiliano è all'altezza di Buongiorno o Acerbi. Non è solo la qualità del giocatore, ma dalla presenza in campo. Tutti parlano di Bastoni, ma la differenza la fa sempre Acerbi. Non è un caso che per Inzaghi è colui che deve marcare l'attaccante più forte avversario. L'esperienza e la lettura dell'azione te la danno solo determinati giocatori".

Dici che anche il rendimento di Thiago Motta in bianconero sia dipeso da questo?

"Onestamente mi è dispiaciuto per Motta, perché non si è potuto giocare fino in fondo tutte le sue carte. E' stata la sua sfortuna, sicuramente senza l'infortunio di Bremer avrebbe fatto un altro campionato. Poi la componente fortuna di un allenatore è composta al 90% dai giocatori, se non ci sono non è che puoi andare molto lontano. Deve esser bravo a miscelare tutti gli ingredienti per creare la giusta alchimia. E' lo stesso esempio di uno chef stellato: se si trova a dover cucinare con ingredienti di scarsa qualità, la minestra sicuramente non verrà buona"

Ci sono altri giocatori come Bremer, in questa Juventus, che per te sono indispensabili?

"La qualità è altissima, ma a livello di esperienza è da rivedere. Uno come Rabiot, quest'anno, avrebbe fatto comodo in mezzo al campo. In questa Juve non vedo dei leader esperti in grado di trascinare la squadra nei momenti difficili. Il giovane, al fianco di un giocatore scarso ma esperto, può fare ugualmente la differenza nelle partite importanti. E' mancato quello zoccolo duro che c'è sempre stato in Juventus. Anche perché le rivoluzioni nelle grandi squadre devono essere fatte con moderazione. Qui arrivare sesti, ad esempio, non è ammesso".

C'è una situazione, in base al discorso che stai facendo, che potrebbe rendere più chiara la lettura al tifoso?

"L'esempio di tutto questo discorso è Danilo, che è stato mandato via un po' troppo in fretta. I motivi, onestamente, non li conosco, anche perché non sono all'interno, ma se ci fosse stato lui al posto di Bremer, ovviamente con meno qualità, sarebbe riuscito ad ovviare a tutte queste situazioni. Magari poteva sbagliare qualche partita, ma quei 6/7 punti di esperienza li poteva portare. Specialmente contro le piccole squadre che giocano in ripartenza".

Come vedi le sfide con Bologna e Lazio?

"La Juve non è inferiore a queste due squadre, ma è in una fase un po' particolare della stagione e affronterà delle partite che sicuramente verranno decise dagli episodi. A livello di rosa ci sono le potenzialità per poter fare sei punti, basta vedere solo i due attaccanti (Vlahovic e Kolo Muani) a disposizione di Tudor. I bianconeri dovranno fare a meno di Yildiz, ma ci sono altri calciatori validi e forti".

Capitolo allenatore: sei tra quelli che terrebbe Tudor anche l'anno prossimo in caso di qualificazione in Champions?

"Sì, Tudor è un top coach e oltre a conoscere l'ambiente è in possesso dello spirito Juventus. Qui non vedo il problema allenatore e avevo la stessa idea anche quando c'era Motta, come dicevo sono stati gli infortuni a condizionare la stagione. L'Inter ha un qualcosa in più a livello di rosa, ma la Juve al completo è alla pari del Napoli"

Ma per ridurre il gap con l'Inter, la Juve avrebbe bisogno di acquisti mirati come quelli di Tonali e Osimhen?

"Se fossi nella Juventus, la prima cosa che farei è recuperare è Bremer. Locatelli e Thuram mi piacciono moltissimo, ma prenderei più un mediano che gioca davanti alla difesa ed è bravo nel far gioco. Ho visto la partita del Psg qualche giorno fa e Vitinha ha fatto la differenza nel toglier le castagne dal fuoco. Io punterei su un giocatore in grado di gestire la pressione avversaria, ma che sappia creare superiorità numerica e far gol. Ci vorrebbe il Pizarro della situazione. Un po' come lo era Arthur, qui potrei attirarmi le critiche dei tifosi ma a me piaceva come centrocampista. Quando era pressato riusciva sempre a far la giocata giusta, a volte sbagliando ma ci provava. Rilancio Douglas Luiz? Non lo vedo rapido in quei movimenti".

Si ringrazia Cristiano Zanetti per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.