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LOCATELLI: “Contro il Bologna vogliamo vincere. La fascia da capitano mi responsabilizza. Ho parlato con Yildiz e gli ho detto…”TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 19:12Primo piano
di Benedetta Demichelis
per Tuttojuve.com

LOCATELLI: “Contro il Bologna vogliamo vincere. La fascia da capitano mi responsabilizza. Ho parlato con Yildiz e gli ho detto…”

Manuel Locatelli ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue parole riprese da TuttoJuve.com: "Sarà una gara fondamentale, sappiamo l'importanza di questa partita, ci stiamo anllenando bene, stiamo preparando la partita bene e queste partite si preparano con grinta e determinazione. Ma anche con calma, perché ci vuole testa in tutto e sicuramente dobbiamo sapere di poter fare una gran partita. L'obiettivo nostro è sempre cercare di vincere ogni partita e sicuramente questo può essere un buon punto anche per noi. Loro andranno sulle ali dell'entusiasmo, sarà una partita aggressiva, però noi abbiamo le nostre carte,non dobbiamo presentarci a nessuno, siamo una grande squadra e vogliamo ottenere risultati".

Hai parlato con Kenan Yildiz? Che cosa gli hai detto?
"Ci ho parlato, è consapevole che abbia fatto un errore abbastanza grave, soprattutto comportamentale. È una cosa che non deve succedere e sono sicuro che non succederà più.Ci ho parlato, ha capito l'errore, ma ora non dobbiamo crocifingerlo, bisogna andare avanti. Ci saranno altre persone che lo sostituiscono. Però è un ragazzo per bene e sarà il futuro della Juventus". 


Non entrare tra i primi quattro, con le qualità tecniche che avete con la squadra che siete, sarebbe un fallimento sportivo?
"Non è quello che dobbiamo pensare ora, ma bisogna pensare ad entrare tra i primi quattro. Qesto è il nostro obiettivo, bisogna pensare a quello e pensare poco all'altro. Per ora sono molto soddisfatto di quello che sto facendo, credo di essere cresciuto ancora come persona. È vero che è la fascia che mi responsabilizza, devo essere sempre un esempio per i miei compagni e per tutti. Dico sempre che essere il capitano della Juve, è una cosa che deve essere quotidiana, cerco di essere un esempio per tutti, anche nella vita quotidiana. Questo sicuramente mi sta aiutando a fare una stagione che è importante, e sono molto contento, però tutto va in base ai risultati di squadra". 
 

Anche perché c'è un particolare, non da pocom tu sei anche tifoso di questa squadra. Questo un po' pesa, credo, anche per voi che lo fate come lavoro, però essere tifoso di questa squadra forse fa la differenza?
"Sì, nel senso che magari prima quando sono arrivato sì, nel senso che magari vedevo le cose ed ero molto più coinvolto magari da altre persone. È un vantaggio ma anche uno svantaggio. Per ora credo di aver raggiunto una maturità tale da essere abbastanza equilibrato su tutto, equilibrato in qualsiasi cosa che succede nel campo e fuori. Quindi questo riesco a gestirlo molto. È più difficile per la mia famiglia perché loro sono tutti quanti juventini da sempre e quindi c'è un altro tipo di pressione, però ormai riesco a gestire anche questo". 
 

Sulla nazionale...

"Quando non sono stato chiamato, è stata una delusione enorme per me e mi sono focalizzato sul lavoro che è l'unica cosa che posso fare è questa. Io devo cercare di fare il massimo che posso fare, non posso controllare cose che non competono a me. Quindi qualsiasi tipo di scelta la deve fare l'allenatore. Ho parlato con il mister quando sono andato l'ultima volta, abbiamo avuto un bel colloquio. Io devo sempre farmi trovare pronto a tornare nazionale, è un obiettivo per me essere li, come stanno facendo gli altri centrocampisti, ma credo che sono giovani e devono crescere. Stanno facendo bene e avranno sicuramente un bel futuro. Ma sono giovane anch'io, alla fine, ho 27 anni. E quindi per me è un obiettivo tornarci, voglio esserci ed èuna cosa che mi sono messo in testa".