
ESCLUSIVA TJ - Gourvennec esalta David: "Gli dissi che sarebbe diventato un top player, è una macchina che non si lamenta mai. I difensori non sanno mai cosa farà e come si muoverà"
La redazione di TuttoJuve.com ha contattato, in esclusiva, l'ex allenatore di Jonathan David ai tempi del Lille nella stagione 2020/21, Jocelyn Gourvennec, per parlare approfonditamente del nuovo arrivo bianconero e non solo:
Hai conosciuto 'Iceman' quando eri allenatore del Lille. Pensi che sarà in grado di affermarsi alla Juventus come top player?
"L'ho conosciuto che era molto giovane, aveva solo 21 anni ma stava già dimostrando molta maturità. Abbiamo trascorso una stagione insieme molto intensa, ricordo bene le emozioni e quell'ottavo di Champions col Chelsea. È un giocatore molto intelligente, affidabile, costante, fisicamente molto forte negli sforzi ripetuti e segna sempre. Non ho dubbi sulla sua capacità di affermarsi alla Juve, sarà un vero top player".
Ti chiedo questo: Jonathan è il giocatore ideale per lo stile di gioco di Igor Tudor? E che ruolo ricoprirà nel 3-4-2-1?
"È una punta centrale, non un esterno. Si muove bene, può giocar bene anche nelle posizioni arretrate ed è bravo a inserirsi alle spalle dei centrocampisti. I difensori non sono mai a loro agio con lui, non sanno mai cosa farà e come si muoverà. Poi all'improvviso ti spunta alle spalle e segna. E' un vero e proprio incubo per gli avversari! Igor Tudor saprà come usarlo al meglio. È un vero giocatore di squadra, non un solista".
Pensi che la coppia Yildiz-David somiglierà a quella formata da Del Piero e Trezeguet in bianconero?
"Sinceramente, per quel che mi riguarda, è difficile fare paragoni. Del Piero e Trezeguet, contro cui ho giocato, erano molto ma molto forti, ognuno a modo loro. Yildiz è un giocatore di classe, con visione di gioco e una superba abilità nei passaggi. Sarà facile per lui trovarlo, perché Jona si muove bene. Andranno d'accordo perché si completano molto bene".
Durante l'anno trascorso con Jonathan, durante il quale ha segnato 19 gol in totale ed è stato sempre presente in campo, cosa ti ha colpito di più delle sue qualità?
"La verità è che Jona è un dono per un tecnico di calcio. È molto professionale, si allena bene, è sempre equilibrato, sempre concentrato, molto rispettoso dell'allenatore, dello staff e dei compagni. Ciò che mi ha colpito di più è che è una macchina, corre sempre, lavora per la squadra, pressa, si rimette in posizione. E non si lamenta mai".
C'è un momento piacevole che vorresti ricordare che hai condiviso con Jonathan?
"Sì, vi parlo del primo giorno in cui l'ho incontrato e conosciuto. Ci siamo uniti al gruppo che si stava allenando insieme in Olanda, perché lui aveva una settimana di vacanza in più e io ero appena arrivato nel club. Durante il tragitto era timido e non parlava, così mi sono girato per metterlo a suo agio e gli ho detto: "Sono felice di poter lavorare con te, Jona. Sei ancora giovane, ma diventerai un grande giocatore. Farai una grande stagione e sono sicuro che faremo tutti una grande Champions League". Ed è quello che è successo".
Si ringrazia Jocelyn Gourvennec per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.






