
La NextGen è il tesoretto per sbloccare il mercato (un'altra volta)
A gennaio Samuel Mbangula poteva salutare. Era stato messo sul mercato per avere una plusvalenza atta a sbloccare il mercato. Valutazione da 15 milioni di euro che poteva portare con il suo gol al PSV Eindhoven in caso di passaggio del turno. "Oggi la vittoria era importante per la squadra, per dare continuità. Ho fatto un gol che ci permette di vincere questa partita ma non sono totalmente contento del mio ingresso, posso fare molto meglio", aveva commentato dopo la partita.
Com'è andata al ritorno lo sanno tutti. Ora Mbangula va verso la cessione, perché la Juventus ha dato il via libera al Werder Brema, che offre un contratto oltre il milione fino al 2030. La Bundesliga può essere un giusto trampolino di lancio, mentre i bianconeri devono rifinanziare il proprio calciomercato, finora rimasto al palo oltre David (e Conceicao) proprio perché non ci sono risorse, nonostante i vari aumenti di capitale assicurati anno dopo anno dalla proprietà.
Così la NextGen, come nella scorsa stagione, è il bancomat della prima squadra. Perché Mbangula rappresenta un'operazione di totale plusvalenza, come potrebbero essercene altre. Uno è Nicolò Savona, che piace al Newcastle, mentre si va alla ricerca di un altro esterno di destra come Dodo. Non lo sarà Yildiz, almeno per quest'estate, perché assicurazione sul proprio futuro.







